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Abbiamo parlato del sito Problemi per matematici in erba nell’articolo di Sofia Sabatti. Oggi vi riproponiamo dal sito un problema in video e la sua soluzione. Buona visione!

Per condividere con gli alunni il video che presenta questo problema, fornire il seguente link:
https://youtu.be/M8CSM9RHndo

Soluzione

La forma del salvadanaio mostrato nel video è quella di un cubo: ha 6 facce, 12 spigoli e 8 vertici.
Rappresentiamo il salvadanaio con questo disegno, colorato in modo diverso rispetto all’oggetto reale, per poterne più facilmente descrivere le parti.

Immagine che illustra in che posizione è inserito lo specchio dentro al salvadanaio magico.

La faccia di questo cubo più vicina all’osservatore corrisponde alla finestrella trasparente del salvadanaio magico. Tutte le altre facce corrispondono alle facce opache del salvadanaio, che nella realtà sono completamente nere. La faccia superiore del salvadanaio è dotata di una fessura (rappresentata in giallo nel disegno): le monetine che vengono infilate in questa fessura sembrano scomparire.
Il “trucco” sta in questo: il rettangolo qui disegnato in azzurro è, nella realtà, uno specchio rivolto verso l’osservatore, che divide il salvadanaio in due settori non comunicanti. Le monetine infilate nella fessura rimangono nella parte “posteriore” del cubo (quella che nel disegno è colorata di grigio scuro). L’osservatore non nota subito la presenza dello specchio, perché esso è posto su un piano che è piano di simmetria per il cubo. Questo significa che la parte “anteriore” del cubo (quella che nel disegno è colorata in rosso) e la sua immagine riflessa formano per gli occhi dell’osservatore un cubo intero, proprio uguale a quello che si vedrebbe dalla finestrella se non ci fosse lo specchio all’interno.

Il cubetto che si vede sospeso nel vuoto (o nell’aria) all’interno del salvadanaio, rappresentato nella figura in verde, è formato da un oggetto reale e dalla sua immagine riflessa nello specchio. L’oggetto reale (rappresentato in verde scuro) è un prisma a base triangolare, le cui basi sono due triangoli rettangoli isosceli e la cui altezza è congruente ai cateti della base. Questo prisma è fissato allo specchio attraverso la vite che viene mostrata nella seconda parte del video. L’immagine riflessa di questo prisma è rappresentata nel disegno in verde chiaro: insieme al prisma verde reale, questa immagine forma proprio un cubo.

Nel video si chiede di descrivere che forma hanno le due parti in cui lo specchio divide il salvadanaio e di determinarne il volume, considerato che gli spigoli del salvadanaio misurano 7 cm.
Le due parti in cui lo specchio divide il salvadanaio sono due prismi, uguali tra loro, aventi per base un triangolo rettangolo isoscele (metà faccia del cubo) e per altezza lo spigolo del cubo.
Il volume di ciascuna di queste parti è quindi la metà di quello del cubo, ossia (7·7·7):2cm3 = 343:2cm3 = 171,5 cm3.

Si chiede poi di descrivere la forma dello specchio e di calcolare le sue dimensioni: si tratta di un rettangolo di dimensioni 7 cm (la lunghezza dello spigolo del cubo) e 7·√2 cm (la lunghezza della diagonale della faccia del cubo).

Messo da parte il salvadanaio magico “commerciale”, l’insegnante nel video si propone di costruirne uno artigianale usando come contenitore una scatola da scarpe di dimensioni 9cmx17cmx24cm e uno specchio. Nel video si nota che lo specchio a disposizione dell’insegnante “sta perfettamente” nella scatola da scarpe: il lato più lungo dello specchio è lungo come lo spigolo maggiore della scatola; il lato più corto dello specchio è lungo come la diagonale della faccia della scatola di dimensioni 9cmx17cm.
Per calcolare la misura del lato più corto dello specchio basterà quindi applicare il teorema di Pitagora, ottenendo: √(92+172) cm = √(81+189) cm = √270 cm.

La domanda cruciale rispetto al salvadanaio “fai da te” che l’insegnante si propone di costruire è questa: si otterrà ancora un salvadanaio magico?
In altre parole: costruendo un salvadanaio con quella scatola e quello specchio, posizionati come nel video, si potrà ritagliare una fessura da cui far entrare le monetine, in modo tale che esse scompaiano alla vista dell’osservatore e che questi non si accorga della presenza di qualcosa che divide la scatola in due settori non comunicanti?
“La risposta a questa domanda è “No!”. In questo caso la parte anteriore del parallelepipedo e la sua immagine riflessa non formano agli occhi di chi osserva un parallelepipedo intero, perché il piano-specchio non è un piano di simmetria del parallelepipedo-scatola. Questo fa sì che l’immagine riprodotta dallo specchio non inganni affatto: non essendo questa immagine uguale alla parte nascosta di scatola, si capisce immediatamente la presenza di “qualcosa che non va”: una superficie riflettente che crea un settore nascosto all’interno della scatola.

Uno specchio messo di traverso in una scatola a forma di parallelepipedo non fa l'effetto magico, perché non è un piano di simmetria per il parallelepipedo.

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Materiale necessario

Per risolvere questo problema così come viene proposto, non serve nulla di particolare. Diversa è la situazione nel caso in cui si voglia costruire davvero il salvadanaio: occorrerà fare un progetto accurato ed avere dei ritagli di balsa (per le 5 facce opache del cubo), un quadrato di plexiglas (per la finestrella) e uno specchio rettangolare di dimensioni opportune. Su una delle facce opache occorrerà intagliare una fessura, abbastanza grande da lasciar entrare le monetine. I vari pezzi potranno essere assemblati con della colla a caldo, ma… se si vuole poter recuperare le monetine, bisognerà avere l’accortezza di fare in modo che il coperchio con la fessura sia apribile…!

Roberto Natalini [coordinatore del sito] Matematico applicato. Dirigo l’Istituto per le Applicazioni del Calcolo del Cnr e faccio comunicazione con MaddMaths!, Archimede e Comics&Science.

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