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Domenica 14 luglio a Siviglia, il giorno prima dell’inizio dello European Congress of Mathematics, la European Women in Mathematics ha organizzato un evento dedicato alle donne matematiche. Chiara de Fabritiis ha partecipato e ce ne dà un resoconto.

Come ormai accade in molte grandi conferenze di matematica, anche l’apertura del nono European Congress of Mathematics, convegno quadriennale della European Mathematical Society, è stata preceduta da un incontro dedicato alle donne matematiche, organizzato da European Women in Mathematics e tenuto domenica 14 luglio nella sede della Facoltà di Belle Arti nel centro di Siviglia.

La mattinata ha visto 3 conferenze scientifiche accompagnate da un breve profilo biografico e ispirazionale delle speakers, presentate da Diane Maclagan (Warwick): Elena Gaburro (recentemente arrivata a Verona come professoressa associata) ha parlato di metodi numerici per la simulazione in fluidodinamica e astrofisica, Tara Brendle (Glasgow) di simmetrie di superfici e Jessica Fitzen (Bonn) di rappresentazione dei gruppi p-adici.

Prima di una generosa pausa ristoratrice in stile spagnolo, le congressiste (femminile sovraesteso perché c’erano anche alcuni uomini, soprattutto giovani) hanno potuto godersi un’interessante visita guidata alla Chiesa dell’Annunciazione e alla sua cripta che ospita il Pantheon dei sivigliani illustri; il convento adiacente alla chiesa è infatti sede dell’Università di Siviglia dal 1771. Nel pomeriggio, introdotte da Sylvie Paycha, Maria Yakerson (Oxford) ha parlato de “La bellezza della bestia: lo schema di Hilbert dello spazio affine infinito”, mentre Chiara Saffirio (Basilea) ha trasportato il pubblico dalle scale microscopiche a quelle macroscopiche, illustrando equazioni di evoluzione per molte particelle interagenti.

La giornata è proseguita con la presentazione della mostra itinerante “Women of Mathematics from around the world”, che offre un colpo d’occhio sul mondo della matematica attraverso fotografie ed estratti di interviste di 34 matematiche provenienti da tutto il mondo, e si è conclusa con una tavola rotonda dal titolo “Building your career and overcoming obstacles” moderata da Diane Maclagan in cui le speakers della giornata, sollecitate da numerose domande della platea, hanno raccontato le sfide che hanno dovuto affrontare nel corso della loro carriera e hanno offerto al pubblico, soprattutto quello più giovane, alcune strategie adottate per superare gli ostacoli che si sono presentati loro: un modo per condividere esperienze che permettano di proseguire il cammino verso una comunità matematica più inclusiva.

Questa giornata, cui hanno partecipato oltre sessanta persone provenienti da una quindicina di paesi, è stata una degna introduzione all’ECM e un’occasione molto utile per fare il punto sulla situazione delle donne matematiche in Europa e presentare l’altro evento dedicato alle donne nel corso della settimana: la tavola rotonda di mercoledì 19 alle 17.30, intitolata “Celebrating and supporting women in mathematics“.

Non possiamo chiudere questo breve resoconto senza dire che l’evento ha anche dato alle non poche italiane presenti la possibilità di pavoneggiarsi per l’assegnazione della decima edizione dell’ECM a Bologna, che ieri al Council di Granada ha ottenuto un’affermazione schiacciante su Londra come sede del prossimo ECM, nel 2028.

Chiara de Fabritiis

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