di Erasmo Modica
Viene di seguito proposto un problema di applicazione delle equazioni differenziali alla fisica, in cui l’obiettivo è la determinazione del modello che fornisce la velocità di caduta di un corpo in un mezzo resistente in funzione del tempo.
Unità di apprendimento in cui inserire l’attività: equazioni differenziali
Contesto: 5° anno del Liceo Scientifico
Collegamenti interdisciplinari: fisica
Concetti-chiave in lingua inglese: differential equations, force, friction
Competenza: Avere padronanza degli strumenti matematici per la costruzione di modelli
Conoscenze:
- Concetto di equazioni differenziale
- Immagini
- Logaritmi e loro proprietà
- Accelerazione come derivata della velocità
- Proprietà degli integrali
- Secondo principio della dinamica
Abilità:
- Risolvere equazioni logaritmiche
- Integrazione immediata
- Risolvere equazioni differenziali
- Applicare il secondo principio della dinamica per determinare l’accelerazione di un corpo
Problema. Un corpo sferico di massa 200 g cade in un mezzo viscoso. Sapendo che quest’ultimo si manifesta mediante una forza frenante direttamente proporzionale alla velocità del corpo in caduta, secondo un coefficiente λ=0,2 N·s/m, determinare:
a) l’espressione della velocità in funzione del tempo;
b) la velocità del corpo dopo 4 s;
c) la velocità limite.
Risoluzione
Immaginiamo che il corpo sferico cada nel messo viscoso e indichiamo con l’espressione:
$$\vec F_R= – \lambda \vec v$$
la forza frenante che agisce su di esso, il cui modulo è direttamente proporzionale a quello della velocità di caduta e in cui λ>0 è una costante che dipende dal mezzo viscoso. Il segno meno che compare nella relazione, indica che tale forza frenante si oppone al verso della velocità.
Il corpo è quindi sottoposto a questa forza e alla forza peso $$\vec P=m \vec g$$ rivolta verso il centro della Terra.
Applicando la seconda legge di Newton si ottiene:
$$P-F_R=ma$$
Sostituendo le espressioni delle due forze a primo membro, otteniamo:
$$mg-\lambda v=ma$$
Ricordando che l’accelerazione è la rapidità di variazione della velocità nel tempo, cioè che:
$$a=\frac{dv}{dt}$$
dalla precedente relazione si ottiene la seguente equazione differenziale:
$$m \frac{dv}{dt}=mg – \lambda v$$
ossia:
$$\frac{m}{\lambda} \cdot \frac{dv}{dt}=\frac{mg}{\lambda}-v$$
e quindi:
$$\frac{dv}{\frac{mg}{\lambda}-v}=\frac{\lambda}{m}dt$$
Integrando ambo i membri si ottiene:
$$-\ln \left(\frac{mg}{\lambda}-v \right)=\frac{\lambda}{m} \cdot t+c$$
da cui:
$$\frac{mg}{\lambda}-v=e^{-\frac{\lambda}{m}t+c}$$
Ponendo $$e^c=k$$, possiamo determinare la velocità dalla precedente relazione:
$$v(t)=\frac{mg}{\lambda}-ke^{-\frac{\lambda}{m}t}$$
Supponendo che all’istante iniziale il corpo sferico sia fermo, cioè che $$v(0)=0$$, dalla relazione precedente possiamo determinare il valore della costante come segue:
$$\frac{mg}{\lambda}-k=0$$
cioè:
$$k=\frac{mg}{\lambda}$$
In definitiva, l’espressione della velocità di caduta in funzione del tempo sarà la seguente:
$$v(t)=\frac{mg}{\lambda}\cdot \left(1- e^{-\frac{\lambda}{m}t}\right)$$
Inserendo i valori dati nel problema otteniamo la funzione:
$$v(t)=9,81 \cdot (1-e^{-t})$$
Per determinare la velocità del corpo dopo 2 s, è sufficiente determinare l’immagine di 2 tramite la funzione precedente, ossia:
$$v(2s)=9,81 \cdot (1-e^{-2})=6,2 m/s$$
La rappresentazione grafica della funzione è la seguente:
Dal grafico notiamo che la velocità ha un asintoto orizzontale che si può determinare mediante il seguente limite:
$$\lim_{t \to \infty} \left[ \frac{mg}{\lambda} \cdot \left( 1-e^{-\frac{\lambda}{m}t} \right) \right]=\left(\frac{mg}{\lambda} \right)^{-}$$
Nel nostro caso, questi limite ci permette di determinare l’asintoto di equazione:
$$y=9,81$$
Quindi il valore $$v=9,81 m/s$$ rappresenta la velocità limite.
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