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In questi giorni sono in corso gli esami universitari della sessione estiva. Vorremmo dire “in aula”, ma con il perdurare delle restrizioni dovute all’emergenza COVID, i luoghi dell’esame sono piuttosto camere, giardini, cucine e uffici. Come MaddMaths! e UMI vogliamo proporre un primo momento di riflessione su questa situazione. A partire da questo post troverete una serie di iniziative che stiamo mettendo in atto. Qui proponiamo il contributo di Domenico Brunetto del Politecnico di Milano.

1) Nel passare agli esami a distanza avete dovuto modificare le vostre prove d’esame? Quali difficoltà avete incontrato?

Nel passare dagli esami a distanza a quelli online non ho dovuto modificare la prova d’esame ma piuttosto ho voluto farlo. Ho voluto modificarle perché pensavo fosse un’opportunità per migliorare la valutazione degli obbiettivi di apprendimento del corso. Quindi quello che ho fatto è stato di snellire le parti procedurali e algoritmiche e rafforzare quelle di processo cioè di argomentazione o più in generale di giustificazione delle risposte. Questo è stato possibile perché è un corso erogato agli studenti di Architettura, e credo che il corso abbia come priorità quello di far sviluppare loro le competenze analitiche e di ragionamento senza tralasciare quelle procedurali. Quindi le difficoltà in cui mi sono imbattuto riguardano le modalità di formulazione di domande che vadano in questa direzione. Le nuove modalità, quindi, non mi hanno fatto rivoluzionare gli esercizi proposti ma semplicemente rivalutarli.

2) La nuova modalità a distanza vi hanno portato a valutare differentemente le vostre prove di esame precedenti? Ci sono riflessioni che ritenete utili anche per quando la didattica e in particolare la valutazione tornerà a svolgersi in presenza?  

Ho rivalutato alcuni esercizi e domande che gli studenti facevano in presenza, dandomi modo di chiarire gli obbiettivi di valutazione legati ad essi e migliorando la progettazione didattica. Sono sicuro che userò questa nuova modalità anche in futuro, almeno nella forma se non anche nel canale di erogazione.

3) Avete notato un atteggiamento differente rispetto alle prove d’esame da parte degli studenti? Quali difficoltà ritenete che loro abbiano dovuto superare? Avete messo in atto delle strategie particolari per aiutarli?

Gli studenti hanno subito uno spaesamento iniziale dovuto a diversi fattori. Il principale è dovuto all’assenza di una didattica a distanza di matematica. Infatti, il corso è stato erogato al primo semestre, quando ancora la didattica a distanza era sono per pionieri, quindi gli studenti erano preoccupati di che cosa li aspettasse per un esame di matematica a distanza, non avendo avuto modo di sciogliere quei nodi catartici come di consueto avviene durante i corsi. Certo, avevano tanto materiale a disposizione anche online e durante il corso avevo usato Socrative, ma tutto era finalizzato ad una valutazione in presenza carta e penna.

Per questo motivo ho prima di tutto fornito loro una spiegazione dettagliata delle nuove modalità a distanza, seguito da un ricevimento online atto a rispondere ai loro dubbi e le loro preoccupazioni, infine ho organizzato una simulazione della prova d’esame per prendere confidenza con gli strumenti e con i contenuti. In particolare, io ho usato zoom per la convocazione e MS Forms per erogare e collezionare la prova, entrambi i software sono stati adottati ufficialmente dall’ateneo. Inoltre, ho deciso di non usare il cartaceo con successivo caricamento di foto. Quindi la prova viene interamente erogata online, gli studenti devono rispondere a domande a risposta chiusa e risposte aperte brevi o lunghe.

Un’altra difficoltà che gli studenti hanno dovuto affrontare è la scrittura matematica, per agevolarli ho deciso di derogare il più possibile l’uso di scrittura “complessa” alle domande a risposta multipla e a breve risposta aperta, ad esempio il calcolo di una funzione e le formulazioni delle ipotesi di un teorema. Invece ho deciso di scaricare molto gli aspetti procedurali di alcuni esercizi standard andando ad agevolare molto l’aspetto argomentativo legati ai teoremi e alle proprietà, facendo capire loro che non era necessario scrivere in “matematichese” ma potevano usare un linguaggio naturale con delle abbreviazioni. Per questo ho fornito un piccolo vademecum di scrittura di base in pseudo latex.

Gli studenti hanno reagito bene a questa simulazione ed ho lasciato loro il form aperto per prendere confidenza con la piattaforma, la scrittura e il contenuto.

4) Ritenete che la possibilità di comportamenti scorretti e ingannevoli costituisca un problema rilevante per la didattica a distanza?

Recentemente hanno sostenuto l’esame, gli studenti si sono comportati bene e non ho percepito comportamenti sgradevoli o sospetti affrontando con serietà la prova. La mia impressione è che gli studenti soffrono uno stress altissimo sia per le nuove modalità sia per il fatto che l’esame di matematica è il più difficile per loro. Questi due aspetti affettivi producono una forte tensione agli studenti, allora è stata mia intenzione abbassare questa tensione spiegando loro che volevo concentrarmi nell’aiutarli in questa transizione e nuova modalità.

Inoltre, la modalità “open-book” della prova rende ancora più difficile i comportamenti scorretti, in quanto anche se gli studenti avessero appunti o software a disposizione la risposta richiede una buona conoscenza dell’argomento e buone capacità di analisi e interpretazione dei dati. Questo ha fatto sì che ho assistito ad un arricchimento delle “argomentazioni” degli studenti, che ho premiato anche se non formalmente corrette.

In definitiva, la maggior parte degli studenti ha adottato un atteggiamento serio e professionale rispetto all’esame a distanza, confermato anche dal fatto che le percentuali di superamento dell’esame sono rimaste invariate.

Inoltre, sono uno degli assistenti del corso di Matematica Numerica per gli studenti del secondo anno di Ingegneria matematica. La maggior parte delle considerazioni rimangono invariate, aggiungo che questo corso è stato erogato totalmente online e che è il primo anno che stato preso in carico da due nuovi docenti. Quindi è stato necessario modulare tutto ex-novo, dalle lezioni, le esercitazioni, i laboratori e ovviamente gli esami. Anche in questo caso, la didattica a distanza è stata un’opportunità per progettare con più attenzione e senza inerzia le azioni didattiche e soprattutto la fase di valutazione.

Per quanto riguarda gli studenti, già durante il corso avevano usato Socrative sia per la didattica sia per l’autovalutazione, quindi avevano già testato strumenti e domande simili a quelli dell’esame. Tuttavia la tensione legata all’esame è molto alta, nonostante le simulazioni effettuate.

Domenico Brunetto (Politecnico di Milano)

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