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I ragni della specie Anelosimus studiosus sono aracnidi sociali che vivono in colonie cooperative: depongono le uova, tessono le loro tele e condividono le prede in colonie, dal Massachusetts all’Argentina. Nelle colonie si continua a lavorare insieme in armonia… finché la temperatura ambientale non raggiunge i 31 gradi centigradi. Da quel punto in poi, i ragni iniziano ad attaccarsi a vicenda. Lo ha scoperto un recente studio i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Proceedings of the Royal Society B, ad opera di Jonathan Pruitt della McMaster University e colleghi.

Tecnicamente, le colonie di ragni Anelosimus studiosus, come tanti altri sistemi dinamici e complessi, mostrano un “punto critico” in corrispondenza del quale alcune piccole perturbazioni ambientali possono causare cambiamenti improvvisi e drammatici – una sorta di “biforcazione” nel comportamento del sistema. L’articolo, che conta tra i suoi autori biologi evoluzionisti, ecologi comportamentali, fisici e matematici, mira appunto a stimolare ulteriormente la ricerca quantitativa sui “punti critici” negli animali sociali.

Ma una volta superato questo punto critico in cui i ragni si azzuffano, come ripristinare le condizioni pacifiche di partenza? “La biologia della conservazione tende a suggerire che se tornassimo a un precedente insieme di condizioni ambientali, i sistemi viventi che sono stati sconvolti da un cambiamento ambientale torneranno al loro stato precedente”, spiega Pruitt, “e invece abbiamo scoperto che potrebbe essere necessario far tornare il sistema a una serie di condizioni ambientali molto più precoce per raggiungere il suo recupero”. In altre parole, non basta abbassare la temperatura e riportarla sotto i 31 gradi per calmare questi aracnidi. Un aspetto interessante dello studio è infatti la scoperta che quando la temperatura si raffredda, le colonie non ritornano immediatamente allo stato di precedente tranquillità ma è necessario toccare temperature molto più basse (si stima al di sotto di 27-28 gradi). A una temperatura di 29 gradi, per esempio, la colonia potrebbe essere ancora dilaniata da lotte intestine.

Precedenti studi con approcci quantitativi avevano rivelato che un sistema che passa attraverso un “punto critico” può avere difficoltà a tornare al suo stato precedente semplicemente invertendo le condizioni ambientali. Questa proprietà, chiamata isteresi, significa che un sistema può avere due stati stabili molto diversi a seconda della “direzione” in cui ci si arriva. Nel caso dei ragni Anelosimus studiosus, salendo dai 27 ai 29 gradi la colonia (a 29 gradi) sarà pacifica, ma se ai 29 gradi si arriva con un raffreddamento dopo aver superato i 31 gradi (punto critico), la colonia (a 29 gradi) sarà in uno stato di agitazione.

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