Pin It

Anna Giordano Bruno è una ventottenne friulana di cui si sente molto spesso parlare sulla Gazzetta dello Sport. Attualmente, Anna è infatti detentrice del primato italiano indoor di salto con l’asta (4 metri e 40, stabilito il 14 febbraio 2009). Il motivo per cui ne parliamo anche noi di MADDMATHS è che Anna non è solo una strordinaria atleta, ma anche un promettente matematico nel campo dell’algebra.

Cominciamo con qualcosa di interlocutorio, per conoscerti un po’ meglio. Qual è il settore dei tuoi studi matematici? Di che cosa ti occupi e perché hai scelto di specializzarti proprio in quell’area?
Nella tesi di laurea e nel dottorato mi sono occupata di gruppi topologici (all’Università di Udine), mentre ora sto studiando l’entropia algebrica (presso l’Università di Padova). Fin dall’inizio dei miei studi universitari ho preferito l’algebra.
Poi nel secondo biennio mi è piaciuta molto anche la topologia, e così ho chiesto la tesi di laurea al Prof. Dikranjan, che poi ha continuato ad essere il relatore della mia tesi di dottorato.

Presupponendo che sia contenta del tuo lavoro, cosa ti piace della matematica in generale?
Non so dare una risposta precisa; la matematica mi è sempre piaciuta e per questo l’ho studiata e sto continuando a studiarla.

Nasce prima la passione per la matematica o quella per il salto con l’asta?
Una certa propensione per la matematica dicono si vedesse già quando ero alla scuola materna, periodo in cui ho iniziato a fare un po’ di sport. Mi piace quindi pensare che la passione per la matematica e quella per lo sport siano iniziate contemporaneamente. Successivamente ho sempre continuato a fare sport e a studiare e a scuola preferivo la matematica tra le varie materie. In seguito ho imparato a saltare con l’asta poco prima di iniziare i miei studi universitari, e quindi anche la “specializzazione” in entrambi i settori è iniziata (per caso) nello stesso periodo.bruno2

La figura del matematico è spesso associata a un essere sostanzialmente debosciato che passa il giorno a fare calcoli. Attività che, innegabilmente, coinvolge più o meno esclusivamente i muscoli della mano. Il matematico dell’immaginario collettivo è un figuro troppo astratto per dedicarsi a faccende materiali come la realtà tangibile (e men che meno lo sport) -non a caso le cosiddette “Olimpiadi” della matematica si combattono gagliardamente con carta e penna. Tu sembri infrangere questo mito.
Effettivamente passo “i giorni a fare i calcoli”, ma sono anche convinta che ci debba essere spazio per altro nella vita, per esempio per un’altra passione come quella per lo sport. Due ore al giorno di allenamento, cioè di impegno in una attività diversa e che mi piace, penso siano di aiuto a “staccare” per poi ricominciare meglio a “fare i calcoli”.

Cosa ti dicono i tuoi colleghi matematici quando (e se) parli loro della tua carriera sportiva? E i tuoi colleghi sportivi, quando confessi la sua passione matematica?
Finora, a parte rari casi, i miei colleghi matematici che sanno della mia attività sportiva, hanno reagito positivamente; alcuni si sono sorpresi abbastanza del fatto che io faccia salto con l’asta. Parlandone scopro che molti hanno un’altra passione oltre alla matematica, e a volte proprio una passione sportiva. Nel mondo dell’atletica, sembra abbastanza strano che io faccia questo lavoro. In generale solo perché è atipico che a qualcuno piaccia la matematica; in particolare a molti sembra impossibile che io abbia scelto di non fare atletica da professionista, ma che voglia cercare di fare della mia passione per la matematica il mio lavoro, lasciando che l’atletica rimanga per me davvero uno sport, un’attività impegnativa e divertente.

Una ‘mente matematica’ aiuta nello sport?
Secondo me l’analogia che c’è è che come nella matematica bisogna pensare, studiare, fare esercizio per poi riuscire a produrre qualcosa di nuovo, così come nell’atletica bisogna allenarsi con costanza e impegno per provare a migliorare.

Ti è mai capitato di pensare agli schemi delle tensioni mentre caricavi l’asta per saltare?

No.

Foto prese da Wikipedia e di proprietà della Fidal o dell’intervistata.

Pin It
This website uses the awesome plugin.