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Marco Malvaldi è conosciuto dal grande pubblico come autore dei gialli della serie del BarLume, ma di formazione è un ricercatore in chimica industriale. Non sorprende, quindi, che la sua formazione scientifica lo abbia spinto ad occuparsi di matematica, scrivendo brillanti saggi divulgativi. Uno di questi è quello che viene recensito in questo articolo da Alberto Saracco. Questa recensione è già apparsa nel numero 2/2017 di Archimede.

Per un divulgatore di matematica dilettante come me, leggere Le due teste del tiranno di Marco Malvaldi è allo stesso tempo bellissimo e frustrante.

Frustrante perché a leggere la prosa ironica e leggera di Malvaldi ti rendi conto che difficilmente riuscirai mai a raccontare le cose in maniera così accattivante come fa lui. Per di più, Marco Malvaldi non è neppure un matematico, ma un chimico (come Isaac Asimov e Primo Levi, peraltro).

Bellissimo perché la lettura ti culla e ti trascina. Ho divorato il libro di Malvaldi in meno di ventiquattro ore. Nonostante conoscessi gran parte degli argomenti trattati, non riuscivo a rallentare il ritmo di lettura, tanto era affascinante e inaspettato il modo in cui venivano raccontati e collegati tra loro.

Il libro parte dalla triste osservazione di come le scoperte matematiche (o scientifiche) fini a se stesse vengano spesso accolte dal pubblico con un “ma studiare qualcosa di più utile, tipo la cura per il cancro?”.

Malvaldi spiega molto bene il fatto che spesso la ricerca scientifica (ma soprattutto quella matematica) è guidata dall’interesse e dalla curiosità del singolo ricercatore più che da un vero obbiettivo dotato di una qualche utilità concreta. A volte poi capita che una scoperta puramente teorica abbia delle ricadute pratiche inimmaginabili. Spesso si arriva ad un utile e nobile obiettivo per vie traverse, mentre si cerca di perseguire tutt’altro, il puro diletto e divertimento del ricercatore.

Questa non-utilità è ancora più evidente quando si tratta di matematica. Ma alla fine l’Universo è scritto in lingua matematica, per dirla con Galileo, e quindi la matematica (elementare o profonda) spunta inaspettatamente in ogni situazione della vita.

Marco Malvaldi si premura quindi di presentarci numerosi legami tra la matematica e la vita di tutti i giorni. Per essere più precisi vuole mostrare i collegamenti tra varie branche della matematica e tipici errori cognitivi che commettono gli esseri umani quando usano il sistema di ragionamento intuitivo (ottimo per prendere decisioni velocemente) a discapito di quello razionale (che sarebbe più adatto nel caso non serva una decisione immediata).

Le due teste del tiranno del titolo sono appunto la testa intuitiva e quella razionale, che convivono più o meno pacificamente in ogni uomo.

Nel corso dei capitoli vengono presentate numerosissime e diverse branche della matematica, pura e applicata, recente e antica: la geometria greca (tramite il problema della duplicazione del cubo), il sistema binario di numerazione (dalla sua nascita allo sviluppo dei computer), la risoluzione delle equazioni polinomiali (dalle disfide tra matematici nel Rinascimento fino alla costruzione di risolutori meccanici, passando per la scoperta dei numeri complessi), la regressione lineare e i suoi paradossi, la probabilità e la legge di Bayes, la teoria delle reti, dei grafi e dei piccoli mondi, la crittografia e infine la matematica dei sistemi elettorali.

Tutta questa matematica viene intramezzata da racconti e aneddoti di vario tipo, che spaziano da macchine inutili a battute di pesca, dal calcio (tra Maradona, Stojković, Torino e Pisa ce n’è davvero tanto) all’architettura romana, dai racconti di Borges ad Harry Potter alle parodie di d’Annunzio, dal caso O. J. Simpson ai Simpsons, dalle piste da sci al rapinatore che credeva di essere invisibile, dai miracoli di Lourdes ai culti del cargo.

Il ritmo è sempre vivace e gli argomenti cambiano e si susseguono con una rapidità che è difficile decidere di posare il libro per dedicarsi ad altro.

Se conoscete qualcuno che ritiene la matematica utile ma noiosa (se siete lettori di MaddMaths! dubito che rientriate voi stessi in questa categoria), Le due teste del tiranno è un ottimo libro per farlo ricredere e mostrare quanto la matematica possa essere divertente, avvincente e al contempo inutile, anche se ricca di ricadute utili quanto inaspettate.

Al contempo, il libro di Malvaldi è consigliatissimo anche al lettore che già ama la matematica (e che probabilmente conosce buona parte degli argomenti in esso trattati), dato che il libro è scritto in maniera così piacevole e appassionante che non si riesce in alcun modo ad annoiarsi neppure nell’improbabile caso si conoscano già tutte le parti della matematica e gli aneddoti in esso raccontati.

Alberto Saracco


Marco Malvaldi
Le due teste del tiranno
Metodi matematici per la libertà
Editore: Rizzoli
Anno edizione: 2017
Pagine: 256

Prezzo: 18,00 EUR

ISBN: 9788869290718 
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Roberto Natalini [coordinatore del sito] Matematico applicato. Dirigo l’Istituto per le Applicazioni del Calcolo del Cnr e faccio comunicazione con MaddMaths!, Archimede e Comics&Science.

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