A inizio marzo 2020 l’Italia entra in lockdown per due mesi, a causa della pandemia di covid19, e il mondo dell’istruzione è completamente sconvolto. Dall’oggi al domani milioni di studenti (e di docenti) si sono trovati a sperimentare una fantomatica didattica a distanza (DAD), trovandosi improvvisamente separati da mura e schermi. C’è chi si è fatto trovare pronto e chi ha dovuto studiare e reinventarsi molto velocemente.
Sicuramente è stata un’occasione per imparare molto. Qui su Madd:Maths! abbiamo lanciato la campagna #lascuolaconta con una duplice funzione: da una parte tenere accesi i riflettori sul mondo dell’istruzione in quello strano periodo con le scuole chiuse, dall’altra fornire suggerimenti e recensioni di materiale didattico presente on-line.
In quel periodo infatti sono spuntate tantissime nuove risorse on-line, un’ottima miniera in cui cercare il materiale utile per organizzare le proprie lezioni. Tra le tante novità, tanti docenti o divulgatori della matematica hanno sfruttato l’occasione per farsi coraggio e aprire un proprio canale YouTube.
Ricordo bene quei primi mesi in cui cercavo di orientarmi tra la didattica asincrona e una nuova esperienza divulgativa su YouTube (un matematico prestato alla Disney): andavo disperatamente alla ricerca di canali YouTube italiani e stranieri per cercare spunti divulgativi, didattici, tecnici. Proprio in quel periodo mi sono imbattuto in uno dei tanti canali italiani di matematica nati durante il lockdown: quello del Math-segnale.
Sarà stato per il nome e la grafica della sigla che rimandavano ad una Gotham immersa nel crimine in cui lampeggia il simbolo del pipistrello (in questo caso sostituito da una stella disegnata con geogebra), sarà stato il modo divertente con cui venivano proposti enigmi matematici, saranno state le animazioni sovrapposte al video, fatto sta che è molto velocemente diventato uno dei miei canali YouTube di matematica preferiti (e direi il preferito tra quelli italiani).
I ragazzi del math-segnale (si firmavano così, ma io in video ne vedevo sempre e solo uno) mi sembravano anni luce avanti a me nella tecnica di realizzazione video. E ho iniziato a seguirli sia per la matematica divertente che proponevano, sia per la piacevolezza dei loro video. Nel tempo, mia figlia ha iniziato a richiedere anche lei di vedere “i video di quelli con la stella”, e così mi sono trovato a vedere ogni loro video divulgativo almeno due volte: prima da solo e poi con mia figlia, armato di pazienza per spiegarle tutti i dettagli che inevitabilmente le sfuggivano.
Come detto, i loro video sono estremamente piacevoli e costruiti in modo intrigante. Se dovessi consigliare un loro video per catturarvi, consiglierei sicuramente la saga dei cappelli, una trilogia in cui viene presentato un classico problema della matematica ricreativa, in cui i nostri conducono lo spettatore a scoprire la potenza dell’aritmetica modulare.
Il punto di forza dei video divulgativi del Math-segnale è secondo me esemplificato benissimo dalla trilogia dei cappelli, e mi ricorda molto i libri di matematica ricreativa di Raymond Smullyian: partono da un enigma divertente, un giochino stupido e apparentemente privo di qualsiasi interesse generale (ma se pensate che i giochi siano stupidi e non interessanti, con me cascate male!) e ne approfittano per scavare in grande profondità, mostrando molta matematica interessante.
I ragazzi del Math-segnale (sono davvero due: Davide Calza, che appare in video, è un docente delle scuole superiori, Riccardo Moschetti, che è la mano dietro alle meravigliose animazioni, è un ricercatore di geometria) dividono il loro canale tra didattica e divulgazione.
Uno potrebbe pensare di utilizzare per la propria didattica i video didattici, ma il vero motivo per cui consiglio il canale sono i video divulgativi, che possono essere benissimo utilizzati per fare didattica. I video divulgativi propongono moltissimo materiale stimolante e che può fornire spunti per molte ore di lezione.
Voglio fare due esempi su tutti. Il primo è il video del “pesce d’aprile”: un video pieno di sole dimostrazioni sbagliate di risultati falsi, però molto convincenti. Da quelle più elementari alle più sottili, possono fornire grandi spunti per lavorare sul concetto di dimostrazione e sull’attenzione che bisogna porre ai singoli passaggi logici. L’analisi dettagliata di tutte le dimostrazioni sbagliate presentate può essere molto fruttuosa, e protrarsi lungo vari anni di scuola.
Il secondo è Come ti invento una congettura in cui, in modo molto scherzoso ci viene presentata la nascita di una congetttura matematica. L’esempio è molto semplice e curioso, ma illustra benissimo il funzionamento della matematica (quella vera): ci si imbatte in un qualche oggetto matematico e ci si inizia a porre delle domande; alcune hanno risposta positiva, altre risposta negativa; le risposte trovate fanno nascere nuove domande, e così si inizia a indagare. Non è detto che la ricerca matematica porti a rispondere alle domande fatte, e alla fine del video i due ci lasceranno a bocca asciutta: di nessuna delle domande che si sono posti conoscono la soluzione! Ma il bello della matematica è proprio il viaggio e l’esplorazione. E questo messaggio passa benissimo. Inoltre la sfida agli spettatori è aperta: sapete rispondere ad alcune delle domande?
Ci sono davvero moltissimi altri video che vorrei segnalarvi, ma penso che dopo aver visto questi vi iscriverete al loro canale e li scoprirete da soli. Quando YouTube mi avvisa di un nuovo video del Math-segnale so già che passerò un po’ di tempo a divertirmi, ma anche a riflettere e a cercare di risolvere degli enigmi affascinanti. Nonché a comprendere un po’ meglio cosa davvero è la matematica.
Sono un grande fan del Math-segnale fin dagli inizi, e spero lo diventiate anche voi. Nel caso siate insegnanti, avrete a disposizione una miniera d’oro per preparare delle belle lezioni piene di vera matematica, quella dove si esplora, ci si pongono domande, si prova a rispondere, si sbaglia e si generalizza. Buona visione!
Se volete avere delle informazioni di prima mano sui loro video e su come possono essere utilizzati, vi consiglio questa loro presentazione, tenuta ad un corso di aggiornamento docenti presso il Dipartimento di Scienze Matematiche, Fisiche e Informatiche dell’Università di Parma.
Davvero bravi, Davide Calza e Riccardo Moschetti, e bellissima questa presentazione 😉