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Dal 10 al 16 aprile si è tenuta a Busteni, Romania, la quinta European Girls’ Mathematical Olympiad (EGMO). Hanno partecipato 147 concorrenti in rappresentanza di 39 nazioni (31 europee e 8 ospiti). La squadra italiana, accompagnata da Alessandra Caraceni e Giada Franz, si è fatta onore, conquistando una medaglia d’argento con Maria Chiara Ricciuti e due di bronzo con Francesca Rizzo e Federica Zanni. Nessuna medaglia, ma comunque un’ottima esperienza internazionale, per Linda Friso.
Le EGMO sono nate per promuovere la partecipazione femminile alle gare di matematica, che troppo spesso vedono una netta prevalenza di concorrenti maschi. L’Italia partecipa fin dalla prima edizione, tenutasi nel 2012 a Cambridge nel Regno Unito.

La gara vera e propria si tiene in due giorni consecutivi, in ciascuno dei quali le concorrenti affrontano tre problemi, così come avviene in quasi tutte le competizioni internazionali. A margine, mentre le prove vengono corrette, sono previste attività ricreative per le partecipanti e l’Olimpiade si conclude ufficialmente con la cerimonia di premiazione cui segue il Farewell Party.

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Da sinistra: Alessandra Caraceni (Team Leader), Linda Friso, Federica Zanni, Francesca Rizzo, Maria Chiara Ricciuti e Giada Franz (Deputy Leader)

Per saperne di più abbiamo fatto qualche domanda alle partecipanti e alla loro Leader. Ecco quello che ci hanno raccontato.

Alessandra, puoi farci un commento sull’EGMO 2016?

Alessandra Caraceni: Le caratteristiche salienti della gara di quest’anno sono due. Da un lato molte squadre che avevano dominato gli anni passati (vedi l’Ucraina) avevano squadre in gran parte nuove, quindi sono scese in classifica e si apprestano a ‘‘consolidare” nuove formazioni. Inoltre la squadra Russa, alla sua prima partecipazione, ha posto il nuovo standard con cui misurarsi. A parte questo sono sicura che le ragazze stesse sapranno raccontarti meglio di me le cose veramente rilevanti.

Passiamo allora la parola alla squadra. Come vi è sembrata la gara?

Team ITA: La gara ci è assolutamente piaciuta, i problemi erano interessanti. La differenza l’hanno fatta soprattutto la geometria, ma anche la combinatoria. L’impatto con il contesto internazionale è stato decisamente formale: addirittura per fare domande sul testo o chiedere di andare in bagno avevamo degli specifici cartellini da alzare.

Quali sono i trucchi per sopravvivere alle due sessioni (da 4h30′ ciascuna)?

Team ITA: Componente fondamentale della gara è stato il cibo, soprattutto nei momenti di sconforto, tra l’altro di una qualità ben più elevata dei pasti offerti dalla cucina romena.
Immancabile anche la carica del caffè solubile preso al supermercato, ottimo in confronto a quello servito nei bar.

Come vi è sembrato l’ambiente attorno alla competizione vera e propria?

Team ITA: L’ambiente è stato sicuramente molto diverso dall’abituale: abbiamo avuto l’occasione di stare con ragazze proveniente da tutto il mondo, in particolare abbiamo fatto amicizia con le compagne bielorusse, lituane, francesi e belga.

E i vostri accompagnatori locali?

Team ITA: I guidi [inteso come maschile di guide, ndr] romeni sono stati molto disponibili, anche se il nostro sembrava essere seriamente preoccupato per la nostra salute sociale, ed ogni sera ci riproponeva l’invito di andare al night club.
Anche l’apprensione a volte è stata fin troppa, ad esempio quando ci è stato in un primo momento negato di uscire per una cena in ristorante nonostante la presenza della nostre Leader.
Un altro esempio dell’eccessiva preoccupazione è dato dal fatto che si sono fieramente opposti con le armi all’intenzione di accompagnare la nostra prode Leader al suo hotel alle 9 di sera: non sia mai che alla vigilia del secondo giorno di gara veniamo sbranate da un orso tranquillamente a passeggio per la strada!

Oltre alla matematica il programma dell’evento tradizionalmente prevede alcune visite più turistiche. Avete avuto qualche esperienza interessante?

Team ITA: Durante le gite organizzate dallo staff delle EGMO abbiamo potuto visitare due castelli che lasciavano un po’ a desiderare, con tanto di spiegazione: inutile dire che Michelangelo e Vasari nel tardo Ottocento si sono recati proprio nella terra di Cioran, e per di più nella ridente cittadina di Sinaia, per decorare il castello!

In effetti quando penso a castelli romeni di solito immagino il castello di Bran e Dracula, ma non si smette mai di imparare! Tornando alle attività più vicine alla competizione, com’è stata la cerimonia di chiusura?

Team ITA: Il Farewell Party è stato divertente nel post-cena: abbiamo ballato sulle note della playlist da discoteca romena e poi, non potendo rompere la tradizione, è arrivato il momento delle penitenze, chi per la medaglia, chi per una gara andata male.

Insomma, una bella esperienza…

Team ITA: Come prima gara internazionale è andata molto bene, l’esperienza è stata pienamente positiva e la ripeteremmo senza dubbio!

Non ci resta che fare i complimenti alle nostre ragazze e ringraziarle. Arrivederci a Zurigo per la prossima edizione!

 

 

 (a cura di Luigi Amedeo Bianchi)

Luigi Amedeo Bianchi

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