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Questo mese Alice Sepe ci guida alla scoperta dell’Università di Heidelberg, la più antica e prestigiosa università della Germania.

 

Quando sono arrivata per la prima volta ad Heidelberg devo dire che non mi aspettavo molto. Le informazioni che avevo sulla città erano più o meno quelle contenute nella pagina di Wikipedia: città storica della Germania del sud, nella regione del Baden-Württemberg, numero di abitanti 140000 di cui 30000 studenti (…beh, almeno questo prometteva bene!). All’arrivo però non ho trovato il paesino di Heidi (che in realtà nel romanzo si trova in Svizzera) che mi aspettavo, ma molto di più!

La città è effettivamente abbastanza piccola, ma la folta popolazione di giovani e studenti che vi abita la rende molto viva. Inoltre è una delle mete turistiche più importanti della Germania. Infatti Heidelberg è una delle poche città tedesche che non è stata distrutta durante la seconda mondiale e perciò è possibile visitare molti palazzi storici ed uno dei castelli più belli della Germania. Attraversata dal fiume Neckar, la città offre paesaggi molto suggestivi e, per gli instancabili, la possibilità di numerose escursioni, a piedi o in bicicletta, nei boschi, lungo il fiume o nei paesini vicini (che sembrano usciti da una cartolina!). Ma per chi ama uno stile di vita un po’ meno salutare, Heildelberg offre anche una serie infinita di pub e locali, feste e concerti. Ed ovviamente, essendo in Germania, non stupisce che molti dei pub presenti in città producano della birra artigianale di ottima qualità (provare per credere!).

Enunciati i dettagli mondani, comunque molto importanti, veniamo alle cose serie! Sicuramente l’importanza di Heidelberg è in gran parte dovuta alla sua Università, che è la più antica e prestigiosa della Germania. Ospita inoltre moltissimi istituti di ricerca di altissimo livello, soprattutto nel settore scientifico, come il Centro Tedesco di Ricerca per il Cancro (DKFZ), il Laboratorio Europeo di Biologia Molecolare (EMBL) e ben quattro Istituti Max Planck. Per avere un’idea del ruolo centrale che l’Università svolge nella vita cittadina, basta sapere che il campus universitario, se si considera solo il polo scientifico, ricopre quasi 1/5 della città. Poi c’è la sede delle facoltà umanistiche, che si trova in centro in uno dei più antichi palazzi della città. Infine c’è il polo dei fisici che, magari un po’ distaccato dalle altre facoltà, ha il privilegio di offrire una vista panoramica sulla città davvero straordinaria. E’ davvero stancante raggiungerla, dato che bisogna percorrere una strada molto bella ma molto ripida, la Philosophenweg (ovvero la strada dei filosofi), ma la fatica viene poi ricompensata!

Come nota negativa, almeno per me che sono giunta qui assolutamente impreparata, vi è sicuramente la lingua! In realtà qui tutti, o quasi, parlano inglese perfettamente e quindi si può tranquillamente vivere parlando solo quello. Ma se siete curiosi di imparare la lingua del luogo, non credete a chi vi dice che chiunque ha la mente matematica può imparare facilmente il tedesco, sta mentendo! Basta pensare che“scusi” in inglese si dice “sorry” ed in tedesco… “Entschuldigung”.Giudicate voi!

Tschüss!

di Alice Sepe

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