Stiamo vivendo giorni molto particolari, densi di paure e incertezze, ma anche di speranza e voglia di reagire e di essere davvero comunità. Questo post fa parte della campagna #lascuolaconta.
L’emergenza coronavirus ha portato a indicazioni di comportamento particolari, a cui non siamo abituati, e a misure importanti su tutto il territorio nazionale. Tutto questo si è reso necessario per cercare di contenere il contagio e per permettere al nostro fondamentale (ricordiamocelo sempre!) Servizio Sanitario Nazionale di reggere l’urto e assistere adeguatamente le persone malate.
Una misura di sicuro impatto è quella contenuta nel comma c dell’ art. 1 del Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 4 marzo 2020: “fino al 15 marzo 2020, sono sospesi i servizi educativi per l’infanzia (…) e le attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado”. Nelle sole scuole statali, tocca circa 7.600.000 alunni e più di 800.000 docenti (*** Fonte MIUR, i dati per le paritarie del 2018/19 segnalano altri 900.000 alunni circa). Come è naturale che sia per misure eccezionali di questo tipo, che impattano su così tante famiglie, a livello politico si discute su come affrontare alcuni aspetti collaterali: l‘aspetto formale legato alla durata legale dell’anno scolastico; il possibile supporto alle famiglie per la gestione dei figli piccoli a casa (si parla di bonus baby-sitter, congedi); la gestione della valutazione per gli studenti più grandi (scrutini, INVALSI, prove di maturità).
Dal nostro punto di vista, sono aspetti importanti dei quali bisogna farsi carico. Ma riteniamo importante sottolineare che la scuola conta anche e soprattutto per l’aspetto formativo. A partire dai nidi e dalle scuole dell’infanzia, la scuola ha un ruolo formativo fondamentale per la crescita del bambino e per il suo percorso di vita. La scuola secondaria di primo e secondo grado svolge una moltitudine di funzioni formative essenziali, molto al di là dell’aspetto valutativo al quale spesso si riduce il dibattito pubblico. Riteniamo poi che la scuola conta per tutti e sempre, e sarebbe bene che ce ne accorgessimo e ricordassimo anche in situazioni non di emergenza. La scuola conta nella sua normalità, ed è un bene da difendere e da valorizzare.
Per questo vorremmo che la scuola fosse ancor più supportata anche quando tornerà, speriamo presto, nuovamente alla normalità.
L’auspicio è che non si spengano nuovamente i riflettori sulla scuola, su meriti, carenze e bisogni della sua eccezionale normalità; che al di là delle parole, la politica agisca veramente anche e soprattutto sugli aspetti formativi: definendo finalmente un percorso serio e certo di formazione iniziale degli insegnanti di scuola secondaria; ridiscutendo i percorsi e gli obiettivi formativi della scuola confrontandosi con chi scuola la fa, giorno per giorno; sviluppando un piano di creazione di ambienti e spazi adeguati (oltre al fondamentale discorso sicurezza).
D’altra parte, la politica siamo anche noi: siamo noi tutti a non valorizzare abbastanza l’eccezionale normalità della scuola; siamo noi a parlare di scuola solo quando qualcosa non va o quando vive una situazione eccezionale; siamo noi a non chiedere con la sufficiente forza di mettere realmente la scuola al centro del dibattito politico.
Per questo, e in questo periodo molto particolare, incerto e sicuramente delicato, vogliamo ribadire che la scuola conta sempre proponendo due iniziative:
– provare (limitatamente alle competenze e alle forze che possiamo mettere in campo) a dare anche noi un contributo sul piano formativo alle tante scuole che si stanno attrezzando per sopperire alla sospensione delle lezioni, attraverso condivisione di materiali e webinar di formazione. Vorremmo raccogliere esigenze dalle scuole, e per questo scrivete all’indirizzo maddmaths@gmail.com, per poi valutare cosa possiamo offrire e metterlo in campo. Intanto qualcosa da stasera comincerete a trovarlo nella nuova sezione #lascuolaconta.
– lanciare l’hashtag #lascuolaconta, chiedendo anche, a chi vuole raccogliere questa iniziativa, di descrivere, con una frase o con un racconto di vita di scuola, perché e come la scuola ha contato nella propria vita.
Se la scuola conta, è proprio nell’emergenza che dobbiamo stringerci attorno a essa per restituirle il ruolo che riteniamo debba avere.
Silvia Benvenuti
Gilberto Bini
Claudio Bonanno
Nicola Ciccoli
Maurizio Codogno
Pietro Di Martino
Massimo Ferri
Daniele Gouthier
Marco Isopi
Sandra Lucente
Giuliana Massotti
Roberto Natalini
Barbara Nelli
Nicola Parolini
Davide Passaro
Alberto Saracco
Alessandro Zaccagnini
Siete tutti invitati ad aggiungervi a noi come firmatari di questo appello commentando qui sotto e condividendolo in rete o via email
Si sono aggiunti intanto ai firmatari:
Daniela Gambi
Marco Fulvio Barozzi
Paolo Alessandrini
Roberto Caponi
Giuliana Della Torre
Alessio Della Vigna
Vittorio Coti Zelati
Sì, la scuola conta!
I materiali esistono e sono molti, ma in questo momento forse bisogna concentrarsi sulle strategie didattiche a distanza. Se per gli allievi delle scuole secondarie questa modalità è ormai nota, praticata con una certa frequenza nonché disinvoltura, è invece alquanto più impegnativa per le non poche mate-maestre che vi si cimentano per la prima volta…!
La scuolaconta perché è proprio essa che ci emancipa come cittadini del mondo.
cari, firmo, controfirmo e sottoscrivo il vostro appello. Ne approfitto per segnalare che alcuni (molti, non so) professori stanno condividendo sul web le loro lezioni virtuali. Segnalo per tutti quelle di Riccardo Giannitrapani https://www.youtube.com/channel/UCbGXVD3e3aSiZTSCX-_R77Q/videos
Tra le cose da fare, si potrebbe per esempio metter su una pagina con i link a questi e altri materiali (magari l’avete già pensato o fatto, vedete un po’)
ci stiamo lavorando, ma le mani sono inferiori alle cose da fare…
Uniti nella società del Sapere da sviluppare e da divulgare, anche attraverso la funzione ESPONENZIALE …
Ecco qua: http://maddmaths.simai.eu/didattica/lascuolaconta/scuole-superiori/ (è ovviamente un work in progress)
Ottimo, grazie.
Mi associo…
La scuola conta e manca, ai miei bambini e a me, insegnante di scuola superiore. Mi aggiungo ai firmatari dell’appello
La scuola conta perché ogni ragazzo o bambino ha bisogno di chi si fidi ogni giorno delle sue capacità e della sua testa. È rimasta la scuola a farlo.
#lascuolaconta
Firmo e condivido
Condivido pienamente l’iniziativa e firmo.
Berti Manuela
La scuola conta per quel che insegna, per quel che fa sentire nel cuore, per i pensieri che sollecita, per la comunicazione che invoglia. La scuola conta perché aiuta a costruire libertà, solidarietà, fantasia, ragionamento.
Se si troviamo a fronteggiare questo eccezionale e drammatico evento del corona virus potendo contare su tanti professionisti appassionati e geniali lo dobbiamo alla scuola.
Curiamo questa scuola che conta.
In tutti i modi possibili.
La scuola conta. I nostri studenti aspettano il “materiale” e cercano di adattarsi a questa nuova quotidianità: comunicano in video chat e sui social e si dedicano ad attività che non facevano da tempo. Fanno dolci,giochi di societá. E parlano esprimendo I timori do questo momento. E noi, rappresentanti di questa scuola,siamo invitati a rassicurarli col sorriso: andrá tutto bene!Ed io ci sono.Firmo e condivido.
Ci tengo particolarmente ad aderire. Mai come ora è chiaro quanto la scuola pubblica e la sanità pubblica siano essenziali al paese.
Orpolà, certo che firmo.
La scuola conta per chi vuol far domande “in diretta“ e da ogni domanda escono le opportunità dei dubbi, il dovere di essere diversi, la bellezza interiore di ciascuno. È la scuola che in questo momento manca a me e ai ragazzi . Grazie per l’iniziativa che condivido.
Mi aggiungo ai firmatari. bella iniziativa
#lascuolaconta
Sostengo con molta convinzione: iniziativa bella e necessaria. Firmo e condivido.
#lascuolaconta
Condivido e firmo. Paola Bertini
Mi aggiungo ai firmatari con convinzione e speranza
Pienamente d’accordo, occorre dare un segnale!
Condivido e firmo!
Condivido
Nella scuola si formano cittadine/i e persone migliori. Insieme dobbiamo rafforzarla
Angela Scozzafava
La condivisione e la messa a disposizione di pratiche e metodiche sono sempre l’ arma vivente. Grazie a voi .
La scuola conta. Jacopo ha detto molto, e bene, molto bene.
La scuola mi ha cambiato la vita, e non solo in positivo….. mi ha costretta a pensare a un mondo bello, in cui le persone sono responsabili, si impegnano per spostare sempre un po’ più avanti l’orizzonte dei loro sogni e delle loro ricerche per migliorare la vita di TUTTI e non solo la loro singola esperienza nel loro metro quadro. Il problema è che ci ho creduto, e che, anche quando è stato difficilissimo, ho sempre continuato a farlo, in tutti i modi in cui era possibile e soffrendo quando vedevo altri ridere dei miei sforzi “inutili”. Tanto non si può cambiare il mondo. La scuola conta, eccome, e darò il mio contributo a questa iniziativa. #lascuolaconta
Condivido!
La scuola per me ha contato molto. Mi sono impegnata sempre per farla contare e continuerò a farlo
Sono d’accordo.
la scuola conta… perche’ contano gli studenti che ci sono dentro!
Firmo con convinzione e condivido.
Concordo in pieno e sono disponibile per qualunque iniziativa che possa migliorare la didattica.
#lascuolaconta e #amelascuolamanca
Sosteniamo l’appello che oggi conta quanto mai!!!
#lascuolaconta
La scuola conta perché è una pietra angolare per la società!
La scuola conta!
La scuola conta e continuerò a fare il possibile per farla continuare a tutti i livelli.
La scuola conta perché fa nascere pensieri emozioni creazioni ragionamenti.
Grazie alla scuola abbiamo professionisti appassionati e capaci che stanno affrontando questo evento così drammatico.
#lascuolaconta
e la scuola resiste…
Sottoscrivo anche io la bella iniziativa.
La Scuola conta perché è l’anima di un paese. È il presente che costruisce il futuro e che conserva il passato.
La scuola contribuisce sostanzialmente alla crescita della donna e dell’uomo come cittadini consapevoli e responsabili, nel rispetto reciproco e dell’ambiente. Percio’…la scuola conta!
La scuola conta: per essa dedico anche il mio tempo libero, i miei sabati sera, con l’auspicio che gli studenti di oggi possano diventare buoni cittadini (e bravi matematici) di domani. E più che mille parole, voglio condividere un sms che mi ha mandato un mio ex studente due giorni fa:
Buongiorno prof , come sta? Mi mancano le sue lezioni di matematica, è stato l’unico professore di matematica che mi ha saputo spiegare gli argomenti di matematica e fisica , in modo semplice e Chiaro. Volevo ringraziarla per tutto quello che ha fatto per noi , infatti grazie a lei ho preso 27 a Matematica Generale perché mi sono rivisto gli appunti del liceo sulle derivate , integrali e limiti , siccome alcune spiegazioni del professore erano poco chiare. Inoltre volevo ringraziarla anche per ciò che ci ha insegnato al di là del lato scolastico , ho appreso molti valori negli ultimi due anni con lei. Sono sicuro che non mancherà occasione per incontrarci❤a presto
La scuola conta… e per me non ha mai contato tanto come in questi giorni. Frequento l’ultimo anno del Liceo Scientifico e in questo periodo condivido le preoccupazioni di molti miei coetanei: i commissari esterni alla maturità, l’esame per la patente da dare prima che scada il foglio rosa, la scelta difficile dell’università, gli amici che stai per salutare ma che non vorresti mai perdere di vista… L’elenco, come in ogni momento di crescita e di passaggio, sarebbe molto più lungo, ma basta per dare un’idea della tempesta emotiva che affanna noi adolescenti, sempre pieni di sogni e di dubbi. La chiusura delle scuole ha un po’ interrotto questo vortice di esperienze, ma sul momento molti di noi hanno tirato un sospiro di sollievo per questa quiete insolita, non “dopo” la tempesta, ma “durante”. Adesso però, trascorso qualche giorno, è cessata quella fugace gioia che Schopenhauer concede alle nostre vite oscillanti tra dolore e noia. Beninteso, continuiamo a essere quei giovani che molti accusano di esorcizzare la paura della morte, ma l’emergenza che stiamo vivendo riesce a scuotere anche le nostre sicurezze. Percepiamo tutta la straordinarietà della sospensione delle attività didattiche e capiamo perfettamente che non c’è nessun motivo per festeggiare. Mentre ci organizziamo con le lezioni a distanza, mi rendo conto che non potranno mai sostituire le ore trascorse in classe che sono fatte prima di tutto di partecipazione e di condivisione, anche solo banalmente di uno stesso luogo. E poi i cinque minuti trascorsi ogni mattina davanti al Liceo aspettando che suoni la campanella, oppure l’ansia che ti affligge prima di una verifica impegnativa, il quarto d’ora di ricreazione che ti rimette al mondo, il camminare per i corridoi sperando di incontrare proprio quella persona: quale didattica a distanza potrà ricreare questi momenti? Certo, tra il non fare niente e il tentativo di ripristinare un minimo di normalità è sempre meglio la seconda possibilità. Non voglio neppure prendere in considerazione l’ipotesi che qualcuno possa ridurre l’insegnamento a distanza a uno “studiatevi da pagina xxx a pagina xxx sennò rimaniamo indietro”: tutti noi siamo capaci, soprattutto chi si prepara per la maturità, di scaricare il programma ministeriale e capire quali argomenti non sono ancora stati affrontati in classe. Ciò di cui abbiamo bisogno adesso è non sentirci soli, sapere che c’è qualcuno che nonostante tutto ha ancora a cuore la nostra formazione. Chiedo a tutti gli insegnanti di farci sentire la loro voce, scritta o registrata che sia, e di promuovere il dibattito, anche solo virtuale, tra gli studenti. Sono sicuro che sentire pulsare dalla scrivania di casa il cuore della comunità scolastica ci aiuterà ad affrontare le difficoltà e a diventare davvero “maturi”: a quel punto il pericolo di non concludere il programma passerà in secondo piano.
#lascuolaconta
#lascuolaconta
… se ci sono e ci saranno ancora studenti come Jacopo
Grazie a Jacopo e grazie a tutti i docenti che ci credono sempre e comunque
… la scuola continuerà a contare
Francesco Buini
Beh, Jacopo è un grande! :-). r
Jacopo… non siete soli!
Grazie: leggerti fa stare bene, perché fa pensare che… c’è speranza!
#lascuolaconta
Aderisco e mi aggiungo ai firmatari con convinzione, perché credo sia sacrosanto dare supporto alla scuola e valorizzarne il ruolo formativo, anche e soprattutto in un momento come questo. Adesso ciascuno può dare un piccolo ma significativo contributo alla comunità per far emergere quello che continua ad essere “sommerso”, ovvero tutto ciò di cui il mondo della scuola, con passione, entusiasmo, volontà, competenza e resilienza, sa essere capace per il presente ed il futuro di tutti.
Mi unisco a voi supportando questo sforzo associativo, figlio di un momento estremamente disgregante, che ha messo in luce il carattere straordinario della quotidianità scolastica.
La scuola è stata ed è la mia ragione di essere cittadino e uomo. Sono un eterno studente.
#lascuolaconta, eccome se conta!
La scuola conta…
Sempre…
Se la scuola conta anche i futuri cittadini conteranno di più
È la scuola il luogo privilegiato della formazione dove crescere cittadine/i e persone consapevoli e umane
È stato grazie alla scuola e ad alcuni bravi insegnanti che ho sviluppato passioni che mi hanno smisuratamente arricchito la vita.
Mi associo volentieri
Condivido e grazie del sostegno che fornirete!
firmo volentieri e condivido !
Mi associo
Condivido!
La scuola conta perché non è fatta solo di nozionismo ma è fatta di emozioni, di fiducia anche nel futuro piu ignoto perché gli occhi dei miei bambini che mi guardano quando sono in classe sono di chi ha la speranza dentro, probabilmente quello che abbiamo perso noi adulti
Mi associo anch’io ai firmatari.
Grazie
La scuola conta e io conto se di lei !!!!
La scuola conta perché è la palestra che ci allena la mente e il cuore per affrontare la vita. Condivido questa bellissima iniziativa.
Aderisco! #lascuolaconta
Condivido completamente e ovviamente condivido
La scuola conta ogni giorno, e il nostro crescere insieme costruendo relazioni, tra di noi, nella classe, e tra noi e il resto del mondo, passato presente e futuro, è insostituibile. E, quando Germana, una mia alunna, mi scrive che loro- i miei alunni- lo sanno che mi mancano, mi alambicco il cervello per capire cosa posso inventare perché continuiamo ad essere così, gli uni per gli altri, nonostante la distanza. Mi
Bellissima iniziativa: la scuola conta anche per i nostri ragazzi che, dopo un primo (comprensibile) momento di euforia ora cominciano già a sentirsi disorientati. Avere più materiale possibile da condividere con loro è fondamentale per fargli sentire la nostra presenza anche se a distanza. Grazie
Cari amici, mi associo a firmatari e vi do la mia disponibilità a contribuire a un progetto condiviso.
Condiviso!
La scuola conta ma anche…legge scrive crea pensa.
È patrimonio di figli, nipoti, genitori. Argomento di discussione, confronto e anche litigi familiari.
È il luogo reale che ancora ci parla di diritti e doveri e di cittadinanza.
Mi associo anche ai firmatari!
Mi associo anche ai firmatari.
La scuola è condivisione, è uno, forse l’unico luogo in cui scompaiono le differenze. Tra i banchi di scuola ci si conosce in maniera autentica, senza sovrastrutture e se e quando si passa dall’altra parte, dietro la cattedra, si riesce a scorgere nei propri alunni lo sguardo che era il nostro, le nostre stesse “astuzie” e le nostre stesse ingenuità.
sono figlia di insegnanti mamma prof.ssa di lettere e babbo prof. di arte e ormai vecchietta ancora a scuola prof.ssa. avrei molto da raccontare sin dal primo mio ricordo da piccola e confermo che la scuola conta
La scuola conta perché é tante cose: è confronto, è provarci, è riuscirci, è sbagliare, è riprovare, è scoprire, è crescere…ed è tanto altro
Sana iniziativa. Credo che più che materiali servano indicazioni sulle strategie didattiche.
La scuola conta perché per Filippo nel primo collegamento on line, avvicinandosi allo schermo, mi ha chiesto “ma lei prof cosa ne pensa?”
Sono con voi. Giuseppe Bagni, presidente del Cidi
La scuola conta perché é tante cose: è confronto, è provarci, è riuscirci, è sbagliare, è riprovare, è scoprire, è crescere…ed è tanto altro
La scuola conta perché la scuola è vita!!!
Mi associo e sono disponibile per collaborare in qualche modo.
La scuola ha contato per me: mi ha fornito strumenti, conoscenze e competenze per inserirmi nella società nonostante le mie difficoltà. Grazie!
Mi associo a questa bella iniziativa.
#lascuolaconta sempre!
la scuola conta perchè valorizza ogni singolo alunno.
#lascuolaconta
Firmo e condivido.
Stefania T.
La scuola conta perché non è fatta solo di nozionismo ma è fatta di emozioni, di fiducia anche nel futuro piu ignoto perché gli occhi dei miei bambini che mi guardano quando sono in classe sono di chi ha la speranza dentro, probabilmente quello che abbiamo perso noi adulti