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Un ricercatore della Texas Tech University ha sviluppato una nuova teoria della meccanica quantistica che presume non solo l’esistenza di mondi paralleli, ma anche che la loro reciproca interazione è ciò che dà origine a tutti gli effetti quantistici osservati in natura.

Questa teoria, pubblicata dal professor Bill Poirier quattro anni fa, ha recentemente attirato l’attenzione da parte della comunità internazionale di fisica.  Secondo la teoria di Poirier, la realtà quantistica è composta da più mondi ‘classici’. In ognuno di questi mondi, ogni oggetto ha caratteristiche fisiche molto precise, come la posizione e la quantità di moto. All’interno di un determinato mondo, gli oggetti interagiscono tra loro in modo classico. Tutti gli effetti quantistici, invece, si manifestano come interazioni tra “vicini” mondi paralleli.

L’idea dei molti mondi non è nuova. Nel 1957, Hugh Everett III aveva pubblicato quello che viene ora chiamato l’interpretazione dei “Molti Mondi” della meccanica quantistica. “Ma nella teoria di Everett, i mondi non sono ben definiti”, secondo Poirier. Al contrario, nella teoria “Molti Mondi Interagenti” (“Many Interacting Worlds”) di Poirier, i mondi sono ben definiti poiché si fondano sulle giuste teorie matematiche.

Questo prova qualcosa di definitivo sulla natura della realtà? “Non ancora”, dice Poirier. “Le osservazioni sperimentali sono l’ultima prova necessaria per poter convalidare una teoria. Finora, la teoria dei Molti Mondi Interagenti fornisce le stesse previsioni della teoria quantistica standard, quindi quello che si può dire con certezza al momento è che potrebbe essere corretta.”

Poirier è arrivato all’idea alla base di questa teoria inaspettatamente, nel perseguimento di un obiettivo molto più pratico. “Non mi sono seduto un giorno ed ho detto: ‘cerchiamo di inventare una nuova teoria d’interazione tra i mondi paralleli.’ Stavo cercando di sviluppare un metodo di calcolo efficiente usando le traiettorie quantistiche, quando improvvisamente mi ha colpito come sia possibile ottenere tutto da traiettorie, e quindi anche i mondi.”
Poirier ha pubblicato due nuove ricerche su questa teoria nel 2010, che lo hanno portando anche ad una collaborazione con il matematico Jeremy Schiff della Bar-Ilan University. Questo a sua volta ha portato a una pubblicazione 2012 nel Journal of Chemical Physics che, con oltre 20.000 download è uno dei documenti più scaricati nella storia della rivista. Più di recente, questo lavoro ha raccolto l’attenzione della comunità scientifica internazionale.

“Siamo molto lieti che altri fisici e perfino filosofi si siano interessati all’argomento”, dice Poirier. Uno di questi è un fisico australiano Howard Wiseman della Griffith University di Brisbane. “Sono molto contento di aver incontrato Bill”, spiega Wiseman. Wiseman e colleghi hanno recentemente presentato il loro primo articolo sui Molti Mondi Interagenti sulla rivista Physical Review X, che è stato pubblicato accompagnato da un commento di Poirier. L’approccio di Wiseman è una versione discreta, per la quale “c’è un insieme finito ma estremamente elevato di particelle … beh, insieme di mondi, dovrei dire,” spiega.

Per quanto riguarda gli sviluppi matematici nell’articolo di Wiseman, Poirier afferma “Queste sono grandi idee, non solo concettualmente, ma anche per quanto riguarda le nuove scoperte numeriche che sono quasi certo di generare. Il nostro gruppo ha offerto alla comunità dei fisici una nuova interpretazione della meccanica quantistica; in effetti, ora hanno restituito il favore, offrendoci un nuovo metodo di calcolo promettente.”

(A cura di Alice Sepe)

 

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