La matematica può davvero prevedere il risultato di una partita? Hanno osservato come spesso i commentatori sportivi discutano sull’importanza di segnare il primo goal, ipotizzando come una squadra aumenti considerevolmente le sue chance di vittoria segnando il primo punto.
Secondo Jack Brimberg e Bill Hurley del Royal Military College of Canada di Kingston, nell’Ontario, è fondamentale segnare il primo goal per la vittoria finale nel caso di sport come il calcio o l’hockey. La probabilità di vittoria della squadra che ha segnato per prima, infatti, calcolata in base al numero di minuti che restano al termine della partita è, considerando anche diversi fattori come i tempi supplementari, la posizione della squadra nella classifica generale e le sue prestazioni stagionali, è infatti decisamente consistente.
Per esempio, per una partita di hockey in cui la squadra X giochi contro la squadra Y, e in cui la squadra X segni per prima quando restano T minuti allo scadere del tempo di gioco regolamentare, sarà possibile assumere che il punteggio segua una legge statistica, nota come distribuzione di Poisson, in modo da calcolare la probabilità di vittoria della squadra X.
Seguendo la formula di Brimberg e Hurley, a quanto si legge sul International Journal of Operational Research, si ha che al fischio di inizio la squadra X ha il 50% di probabilità di vincere la partita; se la squadra segna al 5’ minuto di gioco, con ancora 55 minuti del primo tempo da giocare, allora le possibilità di vittoria della squadra salgono al 70%. Se invece la squadra X segna il primo goal più avanti durante l’incontro, ad esempio a 25 minuti dal termine del secondo tempo, allora la probabilità di vittoria arriva all’80%.
Questa formula si applica a sport come l’hockey o il calcio, ma in sport come il tennis o il baseball bisogna usare altre leggi statistiche perché la partita è strutturata in modo diverso e i punti segnati in un incontro sono molti di più.
Lo scopo principale dei ricercatori è stato quello di mostrare come si possano spiegare agli studenti diversi argomenti della statistica in modo divertente ed interessante. Il caso appena mostrato richiede infatti la spiegazione e la comprensione di argomenti come le distribuzioni esponenziale, di Poisson e binomiale, l’albero delle probabilità e le probabilità condizionate.
Considerando quanto sia complicato descrivere la vita reale con la probabilità e la statistica, è però meglio non prendere questa “teoria” troppo seriamente, soprattutto quando si assiste alle partite della propria squadra.