Il cortometraggio “1,1,2,3,5…”, realizzato per la cooperativa La Fraternità di don Benzi, mostra come la proporzione della successione di Fibonacci possa aiutare la disabilità. Il video, realizzato da Kristian Gianfreda, Filippo Brambilla e Marilena Gianfreda per la Cooperativa La Fraternità fondata da don Oreste Benzi e per l’Associazione Papa Giovanni XXIII, mostra come la perfezione della natura possa essere colta anche nell’imperfezione del corpo e della mente.
Il cortometraggio racconta la routine quotidiana di Davide, un ragazzo autistico. Durante la sua giornata, Davide ripete sempre le stesse azioni finché un giorno si scopre che quella che per molti è solo la sua malattia nasconde in realtà una connessione sottile con una logica matematica riconducibile alla successione di Fibonacci. Il video prodotto dalla Mustaches Film, è stato selezionato nell’edizione 2015 del premio L’Anello Debole, riconoscimento che la Comunità di Capodarco assegna ogni anno a opere di alto contenuto sociale.
La successione di Fibonacci prende il nome dal matematico pisano Leonardo Fibonacci, che la ideò nel XIII secolo, ed è costituita una sequenza di numeri in cui ciascuno è la somma dei due precedenti: 1, 1, 2, 3, 5… Il rapporto tra un numero e il precedente tende alla sezione aurea, una costante matematica (1,618) che si riscontra non solo in geometria ma anche in botanica, fisica, zoologia, architettura, pittura e musica. La sezione aurea regola per esempio la disposizione dei petali di una margherita, dei rami lungo il tronco di un albero o la forma del guscio di una lumaca.
Davide ama guardare proprio quel guscio a spirale, così perfetto. Il ragazzo ha una fascinazione per la successione e tende a ripeterla nelle attività quotidiane del centro diurno dove trascorre le sue giornate. Gli operatori stentano a capire perché non riesca e non voglia riempire uniformemente dei vasetti o perché si blocchi e rattristi di fronte a una particolare disposizione di oggetti nello spazio.
Un’operatrice però, di fronte alla forma di quel guscio di lumaca riprodotto dal ragazzo con dei tappi, intuisce il “segreto” di Davide.
Ora la successione di Fibonacci, un rapporto tra gli spazi e gli oggetti così astratta ma allo stesso tempo così naturale, viene utilizzata in modo sperimentale in molte attività quotidiane del centro, con risultati inaspettati.
(A cura di Alice Sepe)