L’Unione Matematica Italiana ha appreso con sdegno e profonda amarezza che la polizia turca ha arrestato nella mattina del 16 novembre scorso la docente universitaria Betul Tanbay, membro del comitato esecutivo della European Mathematical Society, di cui dal 1º gennaio prossimo sarà vice-presidente. Insieme a lei sono stati arrestati altri 12 accademici.
La Direzione generale della sicurezza di Instanbul ha rilasciato un comunicato in cui lei e gli altri accademici sono accusati di avere legami con organizzazioni criminali e di stare lavorando per tentare di rovesciare l’attuale governo turco. Nelle ultime ore si hanno notizie del rilascio di alcuni tra gli arrestati, tra cui Betul, che comunque dovrebbero subire un processo per cospirazione finalizzata ad abbattere il governo in modo violento, che è un’accusa molto grave.
Betul è una matematica molto conosciuta a livello internazionale, ed è una apprezzata studiosa e docente universitaria, già presidente della Società Matematica Turca. Sicuramente Betul è una democratica convinta, che non ha esitato negli ultimi anni ad avvalersi della sua posizione per criticare il governo dal punto di vista politico, sempre nell’ambito ancora concesso dell’esercizio della libertà di parola, ma siamo sicuri, conoscendola personalmente, che non sia coinvolta in complotti miranti all’esecuzione di crimini violenti.
L’Unione Matematica Italiana richiede l’immediato ritiro delle accuse contro Betul Tanbay, e che le sia permesso di uscire dal paese. Ci uniamo all’azione decisa della European Mathematical Society che ha mobilitato tutta la comunità europea in difesa della sua collega ingiustamente perseguitata.
Comunicato stampa dell’Unione Matematica Italiana
Aggiornamento: Il Presidente dell’UMI Piermarco Cannarsa ha inviato una lettera di vibrata protesta all’Ambasciata Turca in Italia.
Indescrivile il comportamento del Governo Turco nei riguardi degli scienziati e degli intekllettuali difensori del libero pensiero nei nostri tempi..