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Ciao! Ma si vota al Comune quest’anno che ti hanno chiuso le buche sulla strada davanti casa?

[Sorride]

Scherzavo, si dice così no? Ne ho un’altra: piove, Governo Ladro!

Comunque, [solleva un quotidiano che era sul tavolo] sì, ci sono le elezioni, guarda…

Saggezza popolare!

Vuoi sapere come funziona l’assegnazione dei seggi? Come, in base ai voti, vengono assegnati i consiglieri comunali di ogni partito?

Ma io ancora non voto! 

E quindi? Almeno quando sarà ci andrai preparato, è importante conoscere le istituzioni che ti rappresentano, dovresti saperlo; ecco un altro po’ di saggezza popolare: Libertà è Partecipazione…

Hai ragione, hai ragione, sono anche rappresentante di classe.

Allora, il metodo di assegnazione prende il nome da un matematico (e giurista) di fine 800, tal Victor d’Hont. Il principio è molto semplice: lo scopo del metodo è quello di ripartire i rappresentanti di ogni schieramento in modo da rispecchiare la volontà degli elettori (il partito con più voti ha diritto a più consiglieri)

Ragioniamo con un esempio? Se la fai troppo teorica (come tuo solito) non ti seguo

Immaginiamo ci siano 4 partiti, che con molta fantasia battezzeremo “Partito A”, “Partito B”, “Partito C” e “Partito D” con i seguenti voti ricevuti:

– Partito A: 100.000

– Partito B: 80.000

– Partito C: 30.000

– Partito D: 20.000

Per un totale di 230.000 votanti

Il Consiglio comunale, nell’esempio, consiste in 7 seggi, come assegnarli? D’Hont, semplicemente, “vende” ogni seggio al prezzo giusto.

Cosa? Come “vende”? Che metodo corrotto!

No, no, “vende” è tra virgolette [fa cenno con le mani], non si parla di Euro. Ogni seggio “costa” un certo numero di voti e ogni partito ne acquisterà il maggior numero che potrà. Se, ad esempio, ogni seggio “costasse” 50.000 voti, il “Partito A” potrebbe acquistarne 2, il “Partito B” uno, gli altri nessuno.

Ma così riempiremmo solo 3 seggi, non 7.

Perché il prezzo è troppo alto. Lo scopo del metodo d’Hont è trovare il giusto prezzo in voti, in modo che ognuno dei posti disponibili sia assegnato, e che nessun partito abbia abbastanza voti rimasti per acquistarne altri.

Proviamo. Se 50.000 è troppo alto, mettiamo che ogni sedia costi 30.000 voti. Il “Partito A” ne riuscirebbe a comprare 3, il “Partito B” 2, il “Partito C” 1, il “Partito D” nessuno, per un totale di 6 posti.

Ancora il prezzo è troppo alto.

Ok! Se allora ogni seggio costasse 20.000 voti, il “Partito A” ne comprerebbe 5….

Così escono 11 seggi, troppi! Facendo un po’ di tentativi ci si accorge che 26.000 voti a seggio è un prezzo onesto: al “Partito A” 3 posti, così come al “Partito B”, il rimanente va al “Partito C”

Quotidiano.1

Non è complicatissimo, ma esiste un modo più veloce? Non si può tirare a caso un prezzo e sperare sia giusto!

Hai ragione, soprattutto perché solitamente i consiglieri sono più di 7 e i partiti più di 4. Esiste una tecnica veloce che in maniera automatica assegna un posto alla volta, fino a riempire i seggi disponibili. Si basa su questa formula…

$$ \dfrac{V}{s+1} $$

Uff! E ti pareva, se non tiri in ballo formule non sei contento.

…che non ti spiegherò, tranquillo. Ti descrivo come funziona la tecnica, sempre con l’esempio.

Grazie eh!

Assegniamo il primo posto dei 7. A chi pensi che sia giusto darlo?

Al “Partito A” ovviamente, ha più voti degli altri.

Giusto, il partito con più voti prende il primo posto. A chi va il secondo consigliere?

Boh! A chi offre di più?

Esatto. Il “Partito A” ha 100.000 voti, ma non può offrirli tutti per acquistare il secondo posto perché deve ripartirli fra il consigliere nuovo e quello che ha già; per il secondo quindi non può spendere più di 50.000, metà per il primo, metà per il secondo. Il “Partito B” invece, visto che non ha ancora nessun consigliere, può offrire tutti i suoi 80.000 voti: il secondo posto è suo.

Fammi provare per il terzo posto. Non è molto intuitivo però.

La parte intuitiva era la precedente, questa è la tecnica che si può usare per far fare il conto ad un computer (il programma è semplicissimo, prima o poi te lo spiego…)

Allora, per il terzo consigliere il “Partito A” può spendere 50.000, come prima. Per il “Partito B” vale lo stesso ragionamento, può offrire non più di 40.000 per il nuovo seggio, metà dei suoi voti…

Giustamente, visto che entrambi i partiti hanno già un consigliere.

…il “Partito C” può offrire tutti i suoi 30.000 voti, ma è comunque il “Partito A” a poter pagare di più, quindi il terzo consigliere va a lui.

Wow, bravo! Si prosegue in questo modo, altre 4 volte, fino ad assegnare tutti i 7 posti.

Lunghissimo! Tutti questi ragionamenti e parole si possono riassumere in quella formula?

Sì, quella e poco altro, interessante vero?

Forse, ma sicuramente non mi servirà per il compito in classe. Mettiamoci al lavoro, che le pagelle si avvicinano!

 

Davide Palmigiani

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