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Raffaella Mulas è nota al pubblico di Maddmaths! come la “matematica danzante”, titolo della serie di video che ha prodotto per il nostro sito qualche anno fa. Raffaella Mulas è un’eccellente matematica che ha già ricevuto rilevanti  affermazioni in ambito professionale, fra cui l’inclusione nella coorte iniziale della EMS Young Academy. Accanto alla sua notevole  attività di ricerca, Mulas è conosciuta anche per essere una brillante divulgatrice, come ci conferma il bel libro appena pubblicato presso Springer, che Chiara de Fabritiis della nostra redazione ha letto per voi.

Stories Behind Theorems” è un libro che raccoglie sette interviste comparse su diversi siti o magazine e che l’autrice ha rivisto per adattarle alla pubblicazione in un unico volume. Le persone con cui Mulas parla hanno provenienze, età e posizioni molto variegate: si spazia dalla trentenne materana Cristiana de Filippis, recente vincitrice deL premio EMS, all’ultrasettantenne ungherese László Lovász, già presidente dell’International Mathematica Union e  vincitore dei premi  Wolf e Abel, rispettivamente nel 1999 e nel 2021, passando per Jürgen Jost, quasi settantenne tedesco direttore del Max Planck Institute for Mathematics in the Science di Lipsia, e Renee Hoekzema, olandese prossima ai quarant’anni con un dottorato in scienze della terra e uno in matematica, entrambi ottenuti a Oxford.

A mio parere, il motivo per cui vale la pena di leggere queste interviste non è soltanto la scelta di personalità veramente interessanti che lavorano in matematica, ma la capacità di Mulas di coglierne i tratti più profondi che vanno oltre gli stereotipi, come sottolinea il titolo della prima conversazione, quella con Lisa Sauermann.

Al di là dei diversi ambiti disciplinari di cui si occupano i protagonisti, un filo conduttore di questi dialoghi è l’attenzione ad andare oltre quello che il grande pubblico percepisce erroneamente come il nucleo fondante della matematica, cioè l’aspetto noioso e calcolativo. In  ogni intervista emerge infatti il lato coinvolgente e ricco di creatività della materia. Sauermann parla animatamente dell’interazione sociale fra persone che condividono la stessa passione e di coloro che l’hanno incoraggiata a intraprendere una carriera in matematica al di là dello stereotipo per cui non è un tipo di studio adatto alle ragazze;  lo studio incantato di Joost Hulshof affascina chiunque con la sua variegata collezione di oggetti di foggia e natura tanto diverse; Lovász condivide ricordi dei suoi anni di gioventù in parte trascorsi lavorando con Paul Erdós, oltre a fornire una serie di preziosi consigli su come impostare il periodo iniziale della propria carriera; Rianne de Heide racconta degli interessi musicali che affiancano la sua carriera matematica (è diplomata al conservatorio in corno, che tuttora suona in un’orchestra semiprofessionale, e canta in alcuni cori come contralto), con una importante (e coraggiosa) incursione sul tema della malattia mentale, mentre Jürgen Jost mescola i suoi molti interessi matematici, economici e filosofici con la sua passione per il teatro, la letteratura e gli sport all’aria aperta. Il penultimo contributo riporta il punto di vista di Cristiana De Filippis sull’equilibrio fra ricerca scientifica e vita personale, descrivendo l’impegno appassionato nello studio di problemi di grande complessità e raffinatezza, guidato sia dall’intuizione visiva sia dal tempo trascorso ad analizzare nel dettaglio le possibilità di soluzione del problema che talvolta svaniscono per colpa di “un parametro piccolissimo che compare nel posto sbagliato e manda a monte mesi di lavoro”; il tutto condito dallo svago con gatto (il vero amministratore dei suoi account social, sostiene) e cavallo, le amicizie e lo sport. La conclusione di questa piacevole raccolta è l’intervista a Renee Hoekzema: dopo le lauree magistrali a Utrecht in matematica e fisica teorica, Hoekzema ha ottenuto due dottorati a Oxford, il primo in scienze della terra nel 2015 e il secondo tre anni dopo in matematica. Fra le molte affermazioni interessanti, credo che  una delle più coinvolgenti sia quella sulla necessità di modelli femminili in ambito accademico e sul supporto ricevuto dalla sua relatrice di dottorato e più in generale da colleghe matematiche a Oxford, oltre alla particolarità di un percorso di studio e di ricerca veramente interdisciplinare che coinvolge matematica, fisica, biologia con un’aggiunta artistica: Hoekzema dipinge e disegna, come pure Mulas, canta e ha una collaborazione con due artisti per cercare di cogliere l’esperienza del momento in cui in matematica si capisce qualcosa.

A mio parere si tratta di un libro interessante da leggere a vari livelli: lo si può portare nelle scuole superiori per spiegare il percorso creativo della matematica, è uno stimolo per trovare modelli e ispirazione all’inizio degli studi universitari o della carriera per le persone più giovani ed è una fonte di piacevole riflessione per chiunque lavori con la matematica in ambito accademico, scolastico e divulgativo.

Chiara de Fabritiis

Stories Behind Theorems
Conversations with Mathematicians
Autrice: Raffaella Mulas
DOI https://doi.org/10.1007/978-3-031-96078-9
Publisher: Springer Cham
Softcover ISBN: 978-3-031-96077-2 Published: 09 July 2025
eBook ISBN: 978-3-031-96078-9 Published: 08 July 2025
Number of Pages: XI, 51

 

 

 

Immagine di copertina: Un dettaglio dell’ufficio di Joost Hulshof; @Raffella Mulas 2025

Chiara de Fabritiis

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