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Il 12 luglio scorso ci ha lasciati Lucio Russo, matematico, fisico, storico della scienza, già professore presso l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, che con I suoi libri ha presentato negli anni una visione originale di cosa siano la scienza e la sua storia, con idee peculiari e profonde. Nel nostro sito abbiamo ospitato in passato un’intervista sul suo libro “L’America dimenticata” a cui seguì un secondo intervento in risposta ad alcuni commenti critici alle sue teorie. Vogliamo ricordarlo con un testo che abbiamo ricevuto da Iakovos Androulidakis che, insieme ad Alberto Cattaneo, l’aveva invitato nel 2023 a Zurigo presso il Collegium Helveticum, per un evento sulla storia della matematica: “Mathematics from a Cultural Perspective“.  Di seguito il ricordo di Androulidakis e il video della conferenza di Lucio Russo. 

Vai alla pagina dell’evento: Mathematics from a Cultural Perspective

Durante il semestre primaverile 2022-23 ho trascorso il mio anno sabbatico a Zurigo come fellow del Collegium Helveticum su invito del Prof. Alberto Cattaneo (UZH). Una delle responsabilità di questa fellowship era organizzare un evento di una giornata, adatto a un pubblico generale. Il tema ovvio era la storia della matematica, così il 3 maggio 2023 si è svolto l’evento Mathematics from a Cultural Perspective, presso l’edificio centrale dell’Università di Zurigo (UZH). L’evento è stato finanziato dal Dipartimento di Matematica dell’UZH (tramite i fondi SwissMAP e SNF del Prof. Cattaneo) e dal Collegium Helveticum. I relatori invitati erano:

– Lucio Russo (Università di Tor Vergata): Una teoria dinamica ellenistica
– Erwin Neuenschwander (UZH = Università di Zurigo): Il contesto socio-culturale dell’emergere della matematica assiomatico-deduttiva nell’antica Grecia
– Dionysios Lappas (NKUA = Università Nazionale e Capodistriana di Atene): Aspetti dell’oggettivazione negli Elementi di Euclide

Le conferenze sono state registrate e sono disponibili sul sito insieme alle slide. Di seguito il video della conferenza di Lucio Russo

L’abstract del suo intervento era questo: “Nel dialogo De facie quae in orbe luna apparet, Plutarco menziona una teoria dinamica ellenistica applicata sia alla luna che al moto di corpi ipotetici in movimento all’interno della Terra. Utilizzando passaggi dalla meccanica pseudo-aristotelica, da Euclide e Archimede, la teoria viene parzialmente ricostruita nei suoi aspetti tecnici.”

Sebbene l’evento si sia svolto durante una festività scolastica per il cantone di Zurigo, l’aula era piena. Hanno partecipato studenti delle scuole superiori dei cantoni vicini, oltre a ricercatori dell’UZH e dell’ETH, attivi non solo in matematica ma anche in letteratura greca e latina antica. In particolare, un ricercatore da Tubinga (Germania) ha viaggiato fino a Zurigo per l’evento. Sembra che la conferenza di Lucio Russo sia stata il principale motivo di questo grande successo.

L’intervento di Russo è stato seguito con molta attenzione. Oltre al grande interesse per l’argomento, tutti i presenti erano consapevoli di essere davanti al massimo esperto in materia. In effetti, proprio il testo di Plutarco citato è alla base della sua teoria relativa alle vette tecnologiche raggiunte dalla matematica ellenistica. Per questa ragione il pubblico ha seguito la sua relazione con la massima attenzione. Le sue slide sono state di grande aiuto: erano informative e illuminanti. La mia impressione è che il suo intervento fosse piuttosto avanzato per gli studenti, tuttavia non ho potuto fare a meno di notare quanto questi fossero affascinati dalla sua passione. E’ forse la dimostrazione migliore che un insegnante ispirato può cambiare la vita dei suoi allievi.

Alla fine della conferenza ha ricevuto diverse domande da parte dei ricercatori presenti. Ha colto l’occasione per fornire ulteriori prove a sostegno della sua proposta sulla matematica ellenistica, offrendo a tutti noi uno scorcio delle sua vaste conoscenze. Allo stesso tempo, ha sottolineato la difficoltà dovuta alla mancanza di prove concrete nella storia, in particolare nella storia della matematica. Ha ribadito più volte che le evidenze archeologiche sono molto rare. Pertanto, ogni affermazione da parte di un ricercatore nella storia della matematica è espressa solo dopo una lunga e meticolosa raccolta e verifica incrociata di prove testuali e fattuali, che in molti casi richiede un grande sforzo.

Gli ho posto l’ultima domanda: poiché aveva menzionato Archimede nella sua conferenza, gli ho chiesto come mai il grande matematico siracusano non abbia mai lasciato la Sicilia, sebbene sia noto che gli fu offerta la possibilità di trasferirsi alla biblioteca di Alessandria. Mi ha risposto che questa è una delle grandi questioni irrisolte. Data la mancanza di prove, la risposta più sicura è che non abbiamo una risposta chiara. Ha però osservato che alcuni ricercatori ritengono che, molto probabilmente, Archimede fosse in buoni rapporti con i tiranni di Sicilia, e quindi non avesse motivo di trasferirsi altrove.

Lucio è arrivato a Zurigo il 2 maggio, insieme a sua moglie. Ho avuto il piacere di cenare con loro, con Alberto Cattaneo e gli altri due relatori. A livello personale era una persona molto gentile, semplice e modesta, come tanti della sua generazione. Ricordo, tra le altre cose, una breve conversazione sullo stato attuale dell’istruzione. Sembrava ben consapevole delle problematiche attuali e sinceramente interessato allo stato dell’educazione matematica.


Letture consigliate

Leggi l’ultimo articolo di Lucio Russo:

Russo, L. (2024). Una breve storia dei concetti di matematica e fisica. Annales. Proceedings of the Academy of Sciences of Bologna. Class of Physical Sciences. https://doi.org/10.30682/annalesps2402a

 


Immagine di copertina: The original uploader was .mau. at Italian Wikipedia., CC BY 4.0, via Wikimedia Commons

 

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