Anna Kiesenhofer, medaglia d’oro nel ciclismo su strada oggi a Tokyo, non è solo una sportiva, ma anche una promettente matematica. Ma è poi così strano? Scopriamolo insieme in compagnia di Chiara de Fabritiis.
Faccia 1 della medaglia: oro alle olimpiadi nel ciclismo su strada femminile, gara condotta in testa da subito con una fuga di 5 atlete, ridotte a 3 a 80 km dal traguardo, stacco definitivo per rimanere sola a circa 30 km dall’arrivo. Campionessa austriaca ciclismo su strada 2019, campionessa austriaca a cronometro nel 2019 e 2020.
Faccia 2 della medaglia: scientist e docente all’EPFL di Lausanna nel gruppo di equazioni alle derivate parziali, 4 articoli pubblicati più un preprint, 25 citazioni su Scopus. Master a Cambridge nel 2012, PhD nel 2016 all’Università politecnica della Catalogna.
Se mettiamo assieme le due facce della medaglia otteniamo il volto affaticato ma trionfante di Anne Kiesenhofer, oggi vincitrice dell’oro olimpico del ciclismo su strada femminile. Una dimostrazione di quanto il detto latino “Mens sana in corpore sano” sia tuttora valido, anche se nell’immaginario collettivo scienziati e scienziate sono visti come nerd imbranatissimi del tutto incapaci di qualsiasi tipo di attività fisica. Kieserhofer non è l’unica matematica che si afferma anche in ambito sportivo (o sportiva che si afferma anche in ambito matematico, se preferite).
Anna Giordano Bruno è attualmente professoressa associata di algebra all’università di Udine e fino a maggio 2021 è stata detentrice del record italiano di salto con l’asta femminile, ottenuto nel 2009. Nel 2011 e 2012, già ricercatrice universitaria, è stata campionessa italiana del salto con l’asta sia all’aperto sia indoor.
Vittoria Bussi, laureata presso la Sapienza Università di Roma, PhD a Oxford e post-doc all’ICTP di Trieste, ha invece scelto di lasciare la matematica nel 2016 per concentrarsi completamente sull’attività sportiva: ciclista, ed è detentrice del record dell’ora femminile dal 2018 e ha vinto la medaglia di bronzo nella staffetta mista ai campionati europei di Plouay nel 2020.
Per concludere, non possiamo dimenticare il notissimo matematico che sfiorò la qualificazione alle Olimpiadi del 1948: Alan Turing, pur 35enne, ottenne il quinto posto nella maratona per la pre-qualificazione olimpica del 1947; purtoppo alla fine dell’anno un infortunio a una gamba, costringendolo a un lungo stop, non gli permise di gareggiare ulteriormente per cercare di ottenere un posto nella squadra olimpica inglese.
Ad Anne Kiesenhofer i complimenti di tutta la redazione di MaddMaths! per l’oro olimpico conseguito e tutti i nostri auguri per la sua carriera accademica.
Chiara de Fabritiis