L’autunno è una stagione davvero densa, ve lo abbiamo detto spesso; e anche quest’anno si conferma tale, almeno per quanto riguarda il piccolo mondo della Redazione di questo giornaletto. Oltre alle solite cose (quelle che gli anglofoni siglano BAU, “Business As Usual”, sigla che alle nostre orecchie rimane immancabilmente legata alla trascrizione fumettistica dell’abbaiare dei cani) si accumulano attività, incontri, riunioni, festival, presentazioni. Noi non siamo particolarmente attivi, in questo fremito di fermento frenetico (siamo pigri, incapaci di organizzarci, e dopo un quarto di secolo di attività non possiamo più spacciarci per “giovani e rivoluzionarie promesse della divulgazione matematica”), eppure anche la nostra pigra routine quotidiana ne rimane sconvolta.
Tanto per darvi un’idea delle cose che abbiamo mancato quest’anno: non siamo andati (leggasi: non ci vogliono più) al maestoso Festival della Scienza di Genova; ci siamo persi la sussultoria kermesse di Lucca Comics; non ci hanno chiamati al CICAP Fest di Padova; e queste sono solo la proverbiale punta dell’iceberg. Ciò nonostante, abbiamo fatto lo stesso fatica a fare le poche cose che siamo riusciti a fare. Ad esempio, a metà ottobre ci siamo goduti appieno l’ottava edizione di Folle di Scienza-Strambinaria che, come dice il nome, si tiene a Strambino (TO) e che per noi è tradizione immancabile. Ogni volta ci riserviamo di farne una cronaca dettagliata da pubblicare su RM, e ogni volta finisce che invece no, non lo facciamo, perché siamo pigri e disorganizzati.
In compenso, siamo riusciti a fare una cosa che volevamo fare, più o meno, fin da quando Rudi Mathematici ha visto la luce: un Comitato di Redazione con visita al CERN di Ginevra! Di questo la cronaca l’abbiamo fatta, anche se non è detto che la cosa vi rallegrerà: la trovate infatti come primo articolo di questo RM322, nella posizione dove di solito si trovano i compleanni. Poiché, oltre che pigri e disorganizzati, siamo anche notoriamente grafomani, il reportage si allunga per quattordici pagine e per quasi cinquantamila battute. Non dite che non vi abbiamo avvertiti.
Ci rendiamo conto solo adesso che una newsletter come di deve dovrebbe, più che parlare di cose passate, dare notizie tempestive su eventi che devono ancora accadere, di modo che i lettori possano prepararsi a dovere (o prendere per tempo le dovute distanze), cosa che finora non abbiamo fatto. Per una volta, però abbiamo la possibilità di rimediare, perché nelle giornate di venerdì 21 e sabato 22 novembre 2025 (che, come i più sagaci avranno intuito, sono ancora dislocate nel futuro) due Rudi Mathematici su tre vagoleranno nelle auguste stanze del Museo della Scienza e Tecnologia “Leonardo da Vinci” di Milano, perché è proprio lì che si svolgerà la terza edizione, dopo quelle di Napoli e Palermo, del travolgente Carnevale della Matematica da Vivo. Sarà una gran bella occasione per vedere molti dei loschi figuri che tradizionalmente alimentano gli ordinari Carnevali della Matematica su rete, e che incomprensibilmente si ritroveranno insieme anche a matematici veri e di alta statura (sia in senso metaforico che letterale). Certo, visto che oltre che pigri, disorganizzati e grafomani siamo anche ritardatari (la nostra specialità), forse avremmo dovuto dirvelo prima, perché temiamo che le prenotazioni dei posti siano già assai avanti. Ma la speranza è l’ultima a morire, soprattutto perché il Museo della Scienza e Tecnologia di Milano è un posto che merita una visita sempre e comunque.
Ma adesso la piantiamo con gli annunci, e ci limitiamo a segnalare che questo novembrino trecentoventiduesimo numero di RM si estende lungo 36 pagine, contiene 3 problemi, scodella la bellezza di 10 pagine di Soluzioni&Note, 6 pagine di Paraphernalia Mathematica che mettono in pratica le istruzioni per creare le piastrelle dell’Alhambra, e lasciano anche spazio per infilarci dentro i soliti Quick&Dirty e Bungee Jumpers. Se ci fossimo scordati qualcosa, ce ne faremo una ragione.
Voi fate lo stesso: leggete se avete voglia di leggere, risolvete se avete voglia di leggere, scrivete se avete voglia di scrivere, e soprattutto non fate nulla di tutto questo se non aveste voglia di farlo. Vale sempre la solita regola: impegnatevi ad essere felici.

















Commento in moderazione e con l’avatar sbagliato. E non posso manco dare la colpa all’AI. 🙂
Che roba, sono passati già 10 anni dalla sua pubblicazione ma i 6/23esimi del problema delle tre aiuole circolari mi hanno sparato un effetto memoria alla Proust di quelli in Cinemascope o forse addirittura Imax.
Perciò, siccome so che ci sono da queste parti delle buonanime che amano i gatti, mi permetto sia questo commento sentimental-superfluo, sia di postare in allegato una foto di allora mentre risolvevo le aiuole col supporto morale, affettivo, impagabile, ineffabile e oramai lontano nel tempo perduto, del mio mite e amato gattone, oramai da lunghi anni scorazzante felice nell’erba delle solive, tepide e profumate celesti (non nel senso del colore) praterie del paradiso degli animali. Forse.
Abbiate pazienza cari Rudi: sono anziano, e gli anziani hanno tendenze a sospirar sui ricordi del tempo che fu e che mai non ritorna.
https://tinyurl.com/3ecz8utr