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Giuseppe Rosolini è andato a Milano a vedere la mostra di Escher. Gli è piaciuta (ci ha incontrato anche Fabio Fazio, ma questo non lo scrive).

La mostra di M.C.Escher al Palazzo Reale a Milano mi sembrava un appuntamento d’obbligo. Ma, mentre viaggiavo in compagnia di mia moglie verso Milano, incominciavano a sorgermi dubbi: che cosa potevo trovare di interessante a guardare stampe in bianco e nero o in toni di grigio che conosco a memoria perché le ho viste, studiate e apprezzate in riproduzioni online a livelli di dettaglio incredibili?, che cosa mi avrebbero dato di diverso da quel che conoscevo già?

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M. C. Escher, Su e giù. Litofgrafia, luglio 1947

Beh, ho perso solo tempo considerando i miei dubbi: è stata un’esperienza eccezionale vedere le litografie e le xilografie di Maurits Cornelis Escher dal vero avvicinando l’occhio quanto volevo, apprezzare la precisione reale dei prodotti dell’artista, confrontare stampe meno note con altre famosissime (“Su e giù”, “Relatività”, “Mani che disegnano”, “Metamorfosi II”). Nulla di paragonabile a guardare riproduzioni delle stampe.

E la curiosità matematica viene vivacemente ed efficacemente stimolata in alcuni punti della mostra in modi del tutto inattesi – che non svelo per non rovinare la sorpresa ai futuri visitatori -, che includono anche i recenti risultati dei matematici olandesi sull’analisi geometrica intuite da Escher per creare alcune sue realizzazioni. [Mancano le copie delle stampe di Escher ottenute con mattoncini Lego, ma questo si può comprendere…]

La mostra è organizzata molto bene da Marco Bussagli: le stampe sono ben illuminate, le didascalie informative, la matematica spiegata con chiarezza nel tentativo di spiegare la visione dell’artista nella sua ricerca dell’infinito.

Si comincia dai lavori liberty con la serie completa degli epigrammi, si passa ai panorami italiani che includono la vista mozzafiato della cupola di S.Pietro e si arriva alla magia delle tassellazioni, delle intuizione geometriche, dell’intuizione dell’infinito delle opere mature. La parte finale discute e analizza le interazioni di Escher e del suo lavoro con la cultura pop del terzo quarto del Novecento.

È una mostra che qualunque curioso di matematica deve vedere!

Le stampe provengono tutte dalla collezione privata di Federico Giudiceandrea che spero che legga MaddMaths! per poterlo ringraziare direttamente per il regalo che mi ha fatto!

Giuseppe Rosolini

Escher
Palazzo Reale, Milano
24 giugno 2016 – 22 gennaio 2017
Info: http://www.mostraescher.it/

 

Roberto Natalini [coordinatore del sito] Matematico applicato. Dirigo l’Istituto per le Applicazioni del Calcolo del Cnr e faccio comunicazione con MaddMaths! e Comics&Science.

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