Con l’inizio del nuovo anno scolastico, riparte anche la rubrica Esperienze Transdisciplinari di Matematica curata da Gianluigi Boccalon. In questa puntata Gianluigi, in collaborazione con la Prof.ssa Cinzia Sforza, ci racconta di come la Matematica, e in particolare la Statistica, è stata utilizzata in classe per analizzare i dati demografici durante il secolo XX e per scoprire come i numeri possono aiutare a raccontare, in modo tutt’altro che freddo, una realtà storica non sempre raccontata in modo completo dalla storiografia ufficiale.
di Gianluigi Boccalon e Cinzia Sforza
Ad un secolo dalla conclusione della Prima Guerra Mondiale, risuonano ancora i toni trionfalistici della vittoria e della grandezza per definire l’esito di un conflitto dalle proporzioni smisurate. Le moltissime mostre tematiche, gli interventi ed approfondimenti culturali che si sono succeduti negli anni 2015-2018 hanno costituito ed alimentato le celebrazioni del centenario dell’evento in una prospettiva di verità molto vicina alla retorica e alla propaganda di potere.
Il testo che segue si pone come “controcanto”, come narrazione del fatto storico nell’ottica dei vinti (piuttosto che dei vincitori) e delle perdite, soprattutto umane, (piuttosto che delle grandi acquisizioni territoriali) che esso ha comportato. Trascurando l’analisi delle dinamiche geopolitiche, si è voluto mettere in evidenza come, agli interessi economici di una sparuta ma potente minoranza, si siano sacrificati i diritti di moltissimi uomini, inconsapevoli di ciò che stava accadendo e del destino che li attendeva. È un contributo che vuole fare memoria di coloro che sono morti a causa della guerra (e che la “storia” chiama caduti) e di quanti, in quel frangente e a vario titolo, hanno dovuto rinunciare alla propria vita (feriti, mutilati, malati psichici e psichiatrici, suicidi). Le riflessioni sull’argomento sono la risultante di un percorso di formazione proposto agli alunni delle classi 3H e 3I del plesso di Postioma e nascono dal progetto “Una notte in trincea” sul Monte Grappa, promosso dalla Rete Outdoor delle Scuole del Veneto, della Toscana e dell’Emilia Romagna, cui aderisce anche l’IC “C. Casteller” di Paese (TV).
Sull’esigenza di una didattica che fosse al tempo stesso pragmatica e fruibile, razionale ed emozionale ma soprattutto transdisciplinare, si è voluto tracciare un percorso attraverso vari ambiti del sapere e che fosse finalizzato alla sensibilizzazione sulle condizioni di vita dei soldati sul campo di battaglia; che promuovesse un approccio empatico rispetto al vissuto di uomini lontani nel tempo; che ponesse degli interrogativi a cui cercare di dare risposte attraverso lo studio statistico dei numeri relativi al fatto bellico, con una attenzione particolare all’Italia. Quest’ultimo aspetto ha prodotto, quale naturale conseguenza, un’analisi matematica dell’evento storico attraverso la definizione di campo di esistenza, di frequenza assoluta e frequenza percentuale. egli anni 1914-18, la storiografia ci ha consegnato i grandi numeri delle produzioni agricole ed industriali; della mobilitazione di mezzi e uomini su scala mondiale, europea ed italiana; del volume dei commerci e delle transazioni finanziarie. Resta ancora da definire la cifra umana esatta di una delle più grandi catastrofi che la storia ricordi, spesso data come necessaria agli interessi e ai diritti dei popoli. Difficile stabilire se fu vera gloria: si potrebbe demandare ancora ai posteri l’ardua sentenza. L’obiettivo di questo lavoro, scevro della pretesa di aver accertato la verità storica, resta quello di voler aprire una breccia tra le tante menzogne che ci sono state trasmesse ai fini del consenso e della adesione nazionale ad un’idea astratta di Patria; di dar voce a chi è stato ridotto al silenzio per molti anni e vuole rappresentare un tentativo di superamento di una didattica della storia (in particolare nella scuola secondaria di primo grado) che prescinda dall’interpretazione numerica dei dati reali e che si limiti al racconto delle molte leggende tramandateci dalla storiografia ufficiale.
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