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Il 2 dicembre scorso è stato presentato a Bruxelles il rapporto finale del progetto “Forward Look” della European Science Foundation su ‘Mathematics and Industry’ davanti ai vice-presidenti della Commissione Europea e del Parlamento Europeo…

 

Il 2 dicembre scorso è stato presentato a Bruxelles il rapporto finale del progetto “Forward Look” della European Science Foundation su ‘Mathematics and Industry’, qui trovate il sito del progetto, davanti ai vice-presidenti della Commissione Europea e del Parlamento Europeo. La preparazione di questo rapporto conclusivo è stata coordinata dal matematico italiano Mario Primicerio, Presidente del comitato per la matematica applicata della European Mathematical Society. Lo scopo di questo progetto era di “Esplorare nuovi approcci per stimolare e intensificare la collaborazione tra matematica e industria, e sviluppare dei piani di ricerca a lungo termine a livello nazionale e europeo”. Il rapporto analizza la relazione tra matematica e industria, descrive le principali sfide e le possibili opportunità, e fornisce suggerimenti concreti per azioni future, esprimendo, almeno implicitamente, una visione globale del ruolo della matematica in Europa, che per ora è mancata. Infatti, escludendo i bandi dello European Research Council (ERC) grants, negli ultimi cinque anni praticamente nessun progetto europeo in matematica ha ricevuto fondi. Questa situazione è in forte contrasto sia con il livello eccellente della ricerca matematica in Europa, sia con la strategia globale e le azioni specifiche per la matematica negli Stati Uniti. Si legge nel rapporto: “il budget totale dedicato alla matematica negli USA da tutte le organizzazioni di finanziamento è cresciuto dai 380 milioni di dollari nel 2005 ai 540 nel 2010. Il finanziamento della sola National Science Foundation (NSF) Division of Mathematical Sciences, è più che raddoppiato negli ultimi dieci anni, passando da 110 milioni di dollari nel 2000 agli attuali 241. È interessante osservare inoltre che, in forte contrasto con la situazione europea, il finanziamento dell’NSF per la fisica è sostanzialmente equivalente a quello della matematica.

Il rapporto  sostiene fermamente l’idea che la matematica nel suo insieme possa supportare in modo fondamentale l’innovazione basata sulla conoscenza. Se la ricerca, l’innovazione e l’istruzione sono i punti cardine per la competitività e la prosperità in Europa, la matematica diventa allora uno strumento cruciale. È il linguaggio universale per l’innovazione e, in particolare, per la modellazione, l’analisi, la simulazione, l’ottimizzazione e il controllo dei processi industriali, anche se spesso il suo contributo non è visibile nei prodotti industriali finali.

Durante la preparazione del rapporto, sono state consultati oltre 1000 soggetti, tra Università, industrie e realtà sociali, e sono state raccolte esperienze di successo nel rapporto tra matematica e imprese, ora contenute in una pubblicazione contenente informazioni sullo stato attuale della matematica industriale in Europa. Il rapporto fornisce quindi un solido punto di partenza per coloro che vogliono sostenere che la prospettiva e il sostegno a livello europeo siano necessari per garantire all’Europa un ruolo di guida nel settore matematico, e per superare la frammentazione all’interno del nostro continente.

Insomma, secondo il Forward Look, si dovrebbe concentrare la forza della matematica europea e usarla come catalizzatore dell’innovazione. I punti fondamentali per il successo di questa impresa sarebbero: l’istruzione, la formazione e le possibilità di carriera in matematica industriale, cercando di favorire la mobilità di personale e studenti e il diffondersi di comportamenti positivi. Questi fattori possono influenzare e rafforzare ogni aspetto dell’istruzione, della formazione e della ricerca, tra cui cercare di risolvere lo squilibrio uomo-donna. C’è infatti un potenziale inutilizzato di donne con talento matematico, specialmente nei paesi del Nord.

Il report contiene alcuni suggerimenti su azioni concrete in Europa, accompagnati da un programma molto dettagliato. Una delle proposte, destinate alle autorità responsabili, è la creazione di un Istituto europeo di matematica per l’innovazione. L’Istituto dovrebbe strutturarsi come una grande rete virtuale di matematici di alto livello, facilmente accessibile alle aziende in cerca di nuove soluzioni. L’Istituto connetterebbe l’eccellenza accademica, risorse e basi di dati, diventando particolarmente utile per le piccole e medie imprese, che faticano a livello locale a entrare in contatto con matematici con le appropriate competenze, promuovendo così l’eccellenza e l’innovazione a livello continentale.

È una grande sfida per la matematica europea, ma è anche un grande sfida per la politica, che dovrebbe mostrare di saper guardare più in là dei soliti piccoli tornaconti settoriali e nazionali.

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