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Stanotte, a causa di un devastante incendio divampato alle 21.30, la Città della Scienza di Napoli, Science Centre di livello europeo e fiore all’occhiello della città, è stata quasi completamente distrutta. In fumo rischia di andare non solo il sogno di Vittorio Silvestrini (che ebbe la prima idea nel 1987 e inaugurò la struttura, nell’ambito di un progetto di riqualificazione del territorio, nell’ex Italsider nel 2001) ma le speranze di rinascita di un’intera città. Città della Scienza era un modello di sviluppo basato sulla produzione di conoscenza apprezzato in tutta Europa.

 

Città della Scienza era un modello di sviluppo basato sulla produzione di conoscenza apprezzato in tutta Europa. Città della Scienza  è  ancora un modello con questi slanci e obiettivi. Vogliamo parlarne al presente: vogliamo, a poche ore dall’estinzione delle fiamme, cominciare già a credere e puntare sulla ricostruzione di questo fondamentale polo culturale, economico e sociale del Mezzogiorno. “La distruzione di CdS è un un ulteriore segno di barbarie contro la quale come uomini, cittadini e scienziati occorre levare la voce e lottare”, con le parole di Ciro Ciliberto, Presidente dell’Unione Matematica Italiana. “L’UMI si impegnerà a fondo affinché avvenga al più presto la ricostruzione di Città della Scienza”.

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