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L’editore Franco Angeli ha pubblicato il libro “I numeri e la nascita della civiltà. Un’invenzione che ha cambiato il corso della storia” di Caleb Everett (traduzione di questo). Vi proponiamo la recensione di Ruggero Pagnan.

Questo libro è ben documentato, ben strutturato e scritto in modo chiaro e accessibile; l’autore passa in rassegna le evidenze antropologiche e archeologiche che rivelano come i numeri siano una conquista tecnologica che ha giocato un ruolo cruciale nel favorire la trasmissione interculturale della conoscenza e, di conseguenza, l’avanzamento tecnologico e scientifico di molte civiltà. In questo libro sono descritte recenti conclusioni riguardanti il modo in cui l’impiego dei numeri per distinguere quantità di oggetti in modo esatto ha profondamente influenzato l’evolvere dell’intera umanità. La tesi principale sostenuta in questo libro è che i numeri non sono il prodotto dell’utilizzo di un’innata e superiore capacità intellettuale degli esseri umani, ma piuttosto che risultino dalla necessità di affrontare situazioni concrete nelle quali l’abilità di distinguere esattamente quantità di oggetti è stata riconosciuta molti millenni fa come fondamentale per una migliore sopravvivenza. Esistono prove scientifiche a supporto del fatto che gli esseri umani sono capaci in modo innato di distinguere fino a tre oggetti, e che in particolare i numeri da quattro a dieci per il riconoscimento delle corrispondenti quantità esatte siano stati in origine appositamente inventati allo scopo, e così i nomi per essi. I numeri si sono dimostrati talmente utili che è risultato inevitabile fissarne i nomi su supporti materiali, cioè scriverli; tali nomi compaiono tra le primissime parole scritte, all’origine della scrittura.

Questo libro è suddiviso in tre Parti e in dieci Capitoli, e ciò non è accidentale. Ecco di seguito una breve descrizione dei principali contenuti delle Parti di questo libro:

Parte 1: descrive i molteplici modi attraverso i quali i numeri pervadono la nostra esperienza come esseri umani; numeri nel nostro presente e nel nostro passato, intorno al Mondo oggi e in diversi tipi di linguaggi dotati di riferimenti numerici.

Parte 2: descrive alcuni contesti di vita nei quali i numeri non esistono sotto alcuna forma, a sottolineare come i numeri, anche se estremamente utili, non sono uno strumento strettamente necessario per vivere; nello specifico, è messa in evidenza l’esistenza ai giorni nostri di popolazioni la cui cultura è completamente priva di riferimenti a concetti numerici, e sono descritte le recenti scoperte su come neonati e animali distinguono le quantità.

Parte 3: tocca argomenti riguardanti i molti modi in cui i numeri hanno plasmato le nostre vite nel passato e ancora le plasmano nel presente; dai numeri all’aritmetica, i numeri e il loro ruolo nel sostentamento delle persone, numeri come strumenti di trasformazione che hanno agito sulle nostre vite molto prima dello sviluppo di una qualsiasi forma di pensiero matematico avanzato.

Dopo questo libro, l’evolvere della matematica diviene più chiaramente riconoscibile come il prodotto di un’attività intellettuale altamente raffinata di natura intrinsecamente linguistica. Questo riporta in auge l’opinione di Ludwig Wittgenstein in merito al significato delle parole e alla natura della matematica: essenzialmente, il significato di una parola è il suo utilizzo nel linguaggio, citando letteralmente dalle Investigazioni Filosofiche di Wittgenstein, e la pratica della matematica consiste nel condurre un language-game, secondo l’originale terminologia utilizzata da Wittgenstein stesso.

Il grande matematico Leopold Kronecker disse che i numeri naturali ci sono stati forniti da Dio e che il resto della matematica è stato costruito dagli esseri umani a partire da essi. Questo libro mette in evidenza come la nascita e lo svilupparsi della matematica siano il frutto di un’impresa intellettuale che in effetti ebbe inizio costruendo su materiale disponibile in quantità assai minore.

Ruggero Pagnan

 

I numeri e la nascita delle civiltà.
Un’invenzione che ha cambiato il corso della storia
Caleb Everett
Traduttore: P. Micalizzi
Editore: Franco Angeli
Collana: Scienza FA
Anno edizione: 2018
Pagine: 282 p.

Roberto Natalini [coordinatore del sito] Matematico applicato. Dirigo l’Istituto per le Applicazioni del Calcolo del Cnr e faccio comunicazione con MaddMaths! e Comics&Science.

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