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Adriana Garroni è Professore Associato di Analisi Matematica presso la Facoltà di Architettura dell’Università di Roma “La Sapienza”. Svolge la sua attività di ricerca principalmente nell’ambito del Calcolo delle Variazioni, con particolare riferimento alla scienza dei materiali. SI è recata in visita presso importanti istituti di matematica applicata all’estero (specialmente in Germania, negli Stati Uniti e in Francia) con i quali ha un’intensa collaborazione.

1. Il tratto principale del mio essere matematico
Passione e onesta` intellettuale

2. La qualità che desidero in un matematico
Versatilita’, curiosita’ e apertura mentale

3. La qualità che preferisco nella matematica
La capacita` di rendere puliti e semplici argomenti molto complessi

4. Quel che apprezzo di più nei miei colleghi matematici
L’intelligenza

5. Il mio principale difetto come matematico
Mi entusiasmo per le cose che devo capire, ma una volte capite sono poco motivata a scriverle e portarle a termine

6. La mia lettura matematica preferita
Generalmente preferisco leggere letteratura

7. Il mio sogno come matematico
Scoprire matematicamente un fenomeno che poi venga osservato sperimentalmente

8. Qual è la principale debolezza della matematica
La matematica non ha debolezze, sono i matematici ad averle

9. Il matematico che vorrei essere

10. Il paese dove vorrei vivere
In un paese che non esiste. Comunque a essere realistici e non cercare la perfezione, direi che al momento molti paesi mi attirano piu’dell’Italia

11. L’esercizio matematico che preferisco
Le dimostrazioni per assurdo

12. Il teorema che amo

13. L’applicazione della matematica che preferisco
La scienza dei materiali

14. I matematici che mi hanno indirizzato
Quelli versatili, i veri scienziati

15. I matematici che mi hanno dissuaso
Quelli che studiano problemi artificiali per decenni, senza domandarsi perche’ lo fanno

16. Il nome della variabile che preferisco
Non ho preferenze per i nomi, ma per tradizione ho molta familiarita’con epsilon
17. Il tipo di calcolo che preferisco
Il calcolo differenziale

18. Il tipo di calcolo che utilizzo di più
Il calcolo differenziale

19. Il tipo di calcolo che mi annoia maggiormente

20. I nomi che preferisco (teorema, corollario, lemma…)
Esempio, teorema e osservazione

21. Quel che detesto più di tutto
La violenza e  disonestà in tutte le loro forme

22. I matematici che disprezzo di più
Quelli disonesti che non sono interessati alla qualita’ dei matematici che li circondano, ma solo a coltivare il loro orto

23. L’impresa scientifica che ammiro di più
Il teletrasporto

24. La riforma culturale che apprezzo di più
La rivoluzione francese

25. Il dono di natura che vorrei avere
Il teletrasporto

26. Da matematico, come vorrei essere ricordato
Non ho di queste pretese

27. Stato attuale dei miei studi

28. Gli errori che mi ispirano maggiore indulgenza
Quelli di calcolo

29. Il mio motto
Resistere Resistere Resistere

Luoghi comuni, curiosità et alia

1. Perché la matematica dovrebbe descrivere l’universo?
1b. Lei ha descritto l’universo?, e cosa in particolare?
In qualche senso qualunque dimostrazione “descrive l’universo”. Piu` concretamente, mi sforzo di occuparmi di problemi che abbiano delle applicazioni, ma da qui a “descrivere l’universo” ce ne passa

2. Perché la ricerca matematica è uomo?
La matematica non è l’unico campo in cui gli uomini sono dominanti. Al livello di scelta nello studio, credo sia un problema di immaginario collettivo. Al livello di carriera successiva c’è un aspetto che credo sia da ostacolo: la matematica è un’ossessione e, quando fatta ad alti livelli, e` una priorità assoluta

3. La matematica applicata cresce alla stessa velocità dei software matematici?
No

3b. Quale funzione potrebbe modellizzare la crescita del settore della matematica di cui si occupa.
x+[x]

4. Quanto conta lo studio nella risoluzione di grosse questioni matematiche?
Immagino tanto

5. Quanto conta il formalismo?
E’ utile, se non se ne abusa

6. Matematica e grammatica sono legate?
La matematica ha un suo linguaggio, non è la struttura di questo linguaggio

6b. Lei parla “matematica” correttamente?
Direi di si a volte anche quando non dovrei

7. Quanto bisogna essere portati per riuscire in matematica? Meglio essere portati che negati?
Per fare cosa bisogna avere meno di trenta anni?
Non saprei, io ne ho di più

7b. Lei è portato?, e da quando?
Abbastanza portata, sin da piccola

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