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Lo sapevate che molti analisti di missioni spaziali sono matematici? L’analisi di missione, e le relative simulazioni, sono fortemente basate sulla dinamica orbitale, sui metodi numerici ed analitici di integrazione, sui modelli perturbativi… Di questo e altro ci parla Alessio di Salvo.

 

1) Da piccolo era ‘portato’ per la matematica?
La matematica è sempre stata la mia materia preferita e in cui sono sempre stato ‘portato’; quando andavo a scuola i primi compiti che svolgevo a casa nel pomeriggio erano sempre quelli di matematica (mi divertivo e ci mettevo poco tempo…)

2) Ci racconta il suo percorso di studi, scolastico e universitario?
Dopo la maturità scientifica, ho conseguito la laurea in matematica all’università di Roma Tor Vergata, scegliendo un indirizzo didattico personalizzato (inserendo alcuni esami di astronomia e astrofisica dalla facoltà di fisica) e una tesi in meccanica celeste. Di seguito ho frequentato, tra le prime esperienze lavorative principalmente nell’ambito informatico, un corso di perfezionamento in Sistemi Spaziali all’università di Padova, un Master of Science in Astrodinamica all’università del Surrey in Inghilterra, e un master di secondo livello in Satelliti e Piattaforme Orbitanti all’ università di Roma La Sapienza. Attualmente sto svolgendo un dottorato, nell’ambito dell’analisi di missioni spaziali lunari, con l’università di Glasgow, in modalità part-time e distance-learning, per riuscire (o almeno provare a) conciliarlo con le esigenze lavorative e familiari (finora con successo, anche se quando arriva il momento di preparare il report di fine anno mi toccano le nottate di lavoro…); entro il prossimo anno dovrei riuscire a completarlo!

3) E dopo l’Università? Avrebbe voluto continuare la carriera accademica?
L’ho valutato in più di un’occasione, quando mi sono state offerte delle borse di studio all’estero per dottorati di ricerca ed in particolare per una proposta di una borsa da ricercatore… ho scelto di lavorare nell’industria avendo l’opportunità (faticosamente conquistata con anni di studio) di svolgere attività lavorative molto interessanti nel settore spaziale (per alcune delle quali è comunque necessario avere una conoscenza allo stato dell’arte della ricerca accademica) e di collaborare in diversi programmi spaziali con università e centri di eccellenza scientifica in Italia. Inoltre da qualche anno sono docente in alcuni master di secondo livello nell’ambito spaziale presso le università di Roma… l’opportunità di trasferire le proprie conoscenze e il contatto con studenti è sicuramente molto appagante e stimolante. In futuro, si vedrà…

4) Ho visto che lei lavora per la Rheinmetall. Prima ha lavorato in altre aziende? Come si è avvicinato a questo gruppo?
Dopo i primi anni di lavoro nel settore informatico, una volta acquisite maggiori competenze ingegneristiche nell’ambito spaziale, ho lavorato per circa tre anni in Telespazio, dove ho avuto l’occasione di“farmi le ossa” lavorando su grossi programmi spaziali come Cosmo-Skymed (nel team di ingegneria di sistema del segmento di terra) e su studi di missione per l’agenzia spaziale italiana ed europea, lavorando con grandi esperti del settore.
Sono passato in Rheinmetall Italia a metà 2007, passando da una grande azienda ad una realtà più piccola, almeno nell’ambito spaziale, ma stimolante, lanciandomi in una nuova sfida professionale, mettendo a frutto le competenze acquisite e cimentandomi in nuove aree di lavoro. E ora sono in procinto di trasferirmi in una società partecipata dal gruppo OHB e da CGS per una nuova avventura!

5) Di cosa si occupa in particolare?
Attualmente sono responsabile dell’analisi di missione per programmi spaziali, studi ed offerte a clienti istituzionali, ma, nell’area tecnica, ho lavorato in anche nell’ambito della progettazione del segmento di terra di missioni spaziali e, più in generale, nell’area dell’ingegneria di sistema.
Nell’ambito del program / proposal management (in termini di risorse, costi, pianificazione,…) ho iniziato come staff fino ad arrivare, in breve tempo, alla gestione di studi di missioni spaziali e al coordinamento di offerte complesse per tutte le fasi di un programma spaziale, dalla progettazione fino alle operazioni in orbita.

6) Quanto è importante la matematica nell’industria in cui lavora?
La matematica è alla base di tutte le analisi per eseguire studi più o meno complessi di un sistema spaziale, non ultimi gli aspetti finanziari.
In particolare l’analisi di missione, e le relative simulazioni, è fortemente basata sulla dinamica orbitale, sui metodi numerici ed analitici di integrazione, sui modelli perturbativi… Non a caso molti analisti di missione sono matematici!

7) Ci descrive qualche importante progetto già concluso a cui ha partecipato, in cui il contributo della matematica è stato determinante?
Un esempio suggestivo è il programma MAGIA, uno studio di fase A finanziato dall’ASI ed assegnato a Rheinmetall Italia come prime contractor per una missione lunare italiana, in cui ho partecipato nel ruolo Deputy Program Manager e responsabile interno dell’analisi di missione.
Teorie matematiche, quali il problema ristretto dei 3 corpi, la ricerca di “orbite frozen” intorno alla Luna e la modellazione accurata del campo gravitazionale lunare, sono state utilizzate per simulare le traiettorie di trasferimento della sonda dalla terra fino all’orbita nominale intorno alla Luna (da cui effettuare le misure scientifiche) e per determinarne la stabilità in funzione della durata della missione.

8) Ha qualche hobby, passione, oltre alla matematica e al suo lavoro?
Tra famiglia, lavoro, dottorato e docenza, il tempo libero “tende a zero” (per utilizzare un’espressione da matematico)… sono un appassionato lettore di libri fantasy, amante della musica rock (ho appena acquistato i biglietti per il prossimo concerto di Vasco a Roma!) e hard-rock (aspetto con ansia il prossimo tour degli Iron-maiden…)
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