Gabriella Tarantello è professore Ordinario di Analisi Matematica presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”. E’ un matematico che svolge principalmente attività di ricerca su equazioni alle derivate parziali non lineari in relazione alle loro applicazioni in fisica e geometria. Dopo diversi anni trascorsi negli Stati Uniti, è rientrata in Italia continuando a mantenere numerose collaborazioni scientifiche internazionali. E’ spesso ospite presso Istituti di ricerca stranieri.
1. Il tratto principale del mio essere matematico:
essere passionale e disciplinata
2. La qualità che desidero in un matematico:
il rigore e l’entusiasmo.
3. La qualità che preferisco nella matematica:
testimonia la bellezza della semplicità
4. Quel che apprezzo di più nei miei colleghi matematici:
l’intelligenza
5. Il mio principale difetto come matematico:
il perfezionismo
6. La mia lettura matematica preferita:
scelgo letture diverse senza preferenze apparenti
7. Il mio sogno come matematico:
enunciare e dimostrare un teorema profondo in mezza pagina
8. Qual è la principale debolezza della matematica:
non avere debolezze
9. Il matematico che vorrei essere:
l’equivalente di G. Mahler per la musica
10. Il paese dove vorrei vivere:
========
11. L’esercizio matematico che preferisco:
dimostrare un teorema
12. Il teorema che amo:
teorema di indecidibilità di Godel
13. L’applicazione della matematica che preferisco:
la relatività e la fisica delle particelle in generale
14. I matematici che mi hanno indirizzato:
tutti i matematici del Courant Institute of Mathematical Sciences (periodo anni 80-90)
15. I matematici che mi hanno dissuaso:
i pedanti e i bourbakisti
16. Il nome della variabile che preferisco:
non ho preferenze, purché vi sia eleganza e coerenza di notazioni
17. Il tipo di calcolo che preferisco:
il calcolo differenziale
18. Il tipo di calcolo che utilizzo di più:
il calcolo differenziale
19. Il tipo di calcolo che mi annoia maggiormente:
il calcolo algebrico
20. I nomi che preferisco (teorema, corollario, lemma…):
remark
21. Quel che detesto più di tutto:
disonestà e/o pigrizia intellettuale
22. I matematici che disprezzo di più:
quelli senza stile
23. L’impresa scientifica che ammiro di più:
mappatura del genoma umano
24. La riforma culturale che apprezzo di più:
nessuna, sospetto delle riforme culturali
25. Il dono di natura che vorrei avere:
diplomazia
26. Da matematico, come vorrei essere ricordato:
vera e non sempre facile, proprio come i (miei) teoremi
27. Stato attuale dei miei studi:
ancora molto intrigante…
28. Gli errori che mi ispirano maggiore indulgenza:
quelli di calcolo
29. Il mio motto:
mens sana in corpore sano
Luoghi comuni, curiosità et alia
1. Perché la matematica dovrebbe descrivere l’universo?
Per sfida, in quanto ha il potenziale di sviluppare strumenti (teorici/astratti) per descrivere qualsiasi realtà
1b. Lei ha descritto l’universo?, e cosa in particolare?
no
2. Perché la ricerca matematica è uomo?
Posso assicurare che talento e passione (per la matematica o per altro) non hanno sesso. Purtroppo però sono pochi (e certamente non le donne) quelli che possono permettersi di svolgere un’attività esclusiva, intensa e di assoluta dedizione producendo risultati poco“visibili” e con scarsi riconoscimenti, senza essere sopraffatti da sensi di colpa e/o scoraggiamento.
2b. Dove sono finite le donne?
Generalmente a fare le insegnanti madri/mogli (oppure in depressione)
3. La matematica applicata cresce alla stessa velocità dei software matematici?
No
3b. Quale funzione potrebbe modellizzare la crescita del settore della matematica di cui si occupa.
Una funzione esponenziale
4. Quanto conta lo studio nella risoluzione di grosse questioni matematiche?
Più dell’80%
5. Quanto conta il formalismo?
Moltissimo
6. Matematica e grammatica sono legate?
Certamente, entrambe sono alla base di un linguaggio
6a. Lei parla “matematica” correttamente?
Mi auguro di sì, sinceramente mi sforzo per farlo!
7. Quanto bisogna essere portati per riuscire in matematica?
È condizione necessaria ma non sufficiente
7a. per fare cosa bisogna avere meno di trenta anni?
Prendere il dottorato in matematica
7b. Lei è portato?, e da quando?
sì (a detta di tutti i miei insegnanti di matematica), da sempre…