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La spaccatura sempre più profonda tra la Sinistra e la Destra ha creato per lungo tempo confusione tra i teorici delle scienze politiche e delle dinamiche di opinione. Un team internazionale guidato da ricercatori del Complexity Science Hub di Vienna (CSH) offre una sorta di spiegazione: il loro modello di “teoria dell’equilibrio ponderato” (WBT) di recente sviluppo vede le emozioni sociali come una forza trainante delle dinamiche dell’opinione politica. La teoria è pubblicata nel Journal of Artificial Societies and Social Simulation (JASSS).

Un certo grado di polarizzazione delle opinioni politiche è considerato normale – e persino benefico – per la salute della democrazia. Negli ultimi decenni, tuttavia, le opinioni conservatrici e liberali si sono allontanate più che mai, e allo stesso tempo sono diventate più radicali. Quando troppa polarizzazione ostacola la capacità di una nazione di combattere minacce (come, per esempio, la pandemia di coronavirus), questi estremismi possono essere persino mortali.

“Ci sentiamo molto equilibrati quando trattiamo con qualcuno che ci piace e con cui siamo d’accordo su tutte le questioni politiche”, spiega il primo autore Simon Schweighofer “manteniamo inoltre un elevato equilibrio nei confronti di coloro con i quali non siamo d’accordo, quando li detestiamo”, aggiunge l’esperto in scienze sociali quantitative. La tendenza umana a mantenere l’equilibrio emotivo fu descritta per la prima volta nel 1946 dalla “teoria dell’equilibrio cognitivo” di Fritz Heider.

Ma cosa succede quando le opinioni e gli atteggiamenti interpersonali sono in conflitto tra loro, vale a dire quando gli individui non sono d’accordo con persone che gradiscono o, viceversa, concordano con individui spiacevoli? “La gente proverà a superare questo squilibrio adattando le proprie opinioni, al fine di aumentare l’equilibrio con le proprie emozioni”, afferma Schweighofer.

Un circolo vizioso di emozioni e opinioni sempre più intense sostituisce gradualmente posizioni moderate fino a quando la maggior parte dei problemi verrà vista nello stesso modo – spesso estremamente polarizzato – dei propri alleati politici: questa la scoperta degli scienziati.

“Alla fine si arriva alla polarizzazione totale”, aggiunge il coautore David Garcia (CSH e MedUni Vienna). Le persone non solo favoriscono categoricamente o si oppongono a singoli problemi come l’aborto, il matrimonio tra persone dello stesso sesso e l’energia nucleare. “Se sono a favore della scelta, allora è altamente probabile che siano a favore del matrimonio gay, contro l’uso dell’energia nucleare, per la legalizzazione della marijuana e così via”, afferma Garcia. La possibile varietà di combinazioni di opinioni diverse è ridotta alla tradizionale divisione sinistra-destra.

I ricercatori hanno sviluppato un cosiddetto “modello basato sull’agente” per simulare questo processo. Il modello matematico è stato in grado di riprodurre le stesse dinamiche che si possono osservare nei processi politici della vita reale. “Chiamiamo la combinazione di estremismi e correlazione tra problemi di politica, ‘iperpolarizzazione'”, conclude Simon Schweighofer. “Finora l’iperpolarizzazione è stata trascurata nelle teorie sociali sulla formazione dell’opinione. Il nostro modello di equilibrio ponderato – frutto di uno sforzo interdisciplinare che integra i campi di ricerca della psicologia, delle scienze politiche e delle dinamiche d’opinione in un quadro teorico generale – offre una nuova prospettiva sull’emersione dei conflitti politici”

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