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Per celebrare il 125°anniversario della nascita della regina assoluta del giallo, un gruppo di studiosi ha analizzato i metodi, i moventi ed i luoghi dei delitti perfetti descritti nei romanzi della scrittrice britannica per individuare l’assassino.

Un canale televisivo britannico per celebrare il 125° anniversario della nascita di Agatha Christie ha commissionato al gruppo di ricercatori composto da Dominique Jeannerod della Queen’s University di Belfast, James Berthnal dell’Università di Exter e dall’analista dati Brett Jacob, uno studio per analizzare i romanzi della scrittrice.
Per quasi 100 anni, Agatha Christie ha ingannato i lettori con i suoi misteri ma il gruppo di esperti sostiene di aver trovato il modo di rispondere alla classica domanda: chi è stato ?
Gli accademici hanno infatti creato una formula che sostengono permetterà al lettore di identificare l’assassino nei gialli dell’autrice ben prima dei celebri investigatori Hercule Poirot o Miss Jane Marple.
La ricerca ha analizzato 27 dei libri della scrittrice, tra cui alcuni classici come Assassinio sull’Orient Express e Assassinio sul Nilo. In effetti i ricercatori hanno condotto una vera e propria caccia all’indizio, raccogliendo diversi dati tra cui il numero di citazioni del colpevole per capitolo, il mezzo di trasporto usato, il modo in cui viene descritto inizialmente il colpevole e vari riferimenti incrociati sparsi nel testo. Tanti indizi involontari che consentono però di individuare l’assassino con largo anticipo rispetto alla fine del racconto.
I ricercatori sono stati poi in grado di individuare dei patterns che si ripetono in diversi romanzi della Christie emersi distribuendo i dati raccolti per anno, detective, genere del colpevole, movente e causa della morte.
Gli esperti hanno concluso che, ad esempio, il mezzo di trasporto utilizzato è un indizio chiave per determinare il colpevole: nei romanzi in cui i mezzi di trasporto sono automobili o camion, il killer è una donna. Se invece ci si sposta spesso in barca o in aereo, il colpevole è un uomo.
Anche il modo usato per uccidere è rivelatore: se la vittima è morta strangolata o accoltellata, l’assassino è un uomo. Se si è usato veleno, bisogna invece cercare il colpevole tra le donne, che preferiscono anche servirsi per il delitto di oggetti casalinghi che poi lasciano fuori posto.
Ovviamente anche il luogo del delitto ha la sua importanza. Nei racconti della Christie, quasi tutti gli omicidi commessi da donne avvengono in residenze di campagna
Analizzando i vari testi è emerso che la scrittrice presenta in modo diverso i colpevoli a seconda che si tratti di un uomo o di una donna. Nel caso primo caso le descrizioni sono piuttosto neutrali o addirittura positive mentre invece, quando il killer è una donna, questa viene descritta spesso con accezioni negative.
Anche il legame tra vittima e carnefice è importante, nel caso dei delitti commessi da donne si nasconde un coinvolgimento emotivo con lo sposo, l’amante o il parente.
Infine anche il detective incaricato delle indagini può dare delle indicazioni sul killer.
Se le indagini sono affidate all’eccentrico Hercule Poirot, e la vittima è state accoltellata, allora il colpevole sarà menzionato più frequentemente all’inizio del libro. Se invece è Miss Marple l’investigatrice, ed il movente dell’omicidio è il denaro o una relazione, l’assassino sarà menzionato più nelle fasi successive del romanzo che l’inizio.

Sembra però che la formula proposta non sia in grado di risolvere tutti i gialli della scrittrice britannica, quindi alcuni dei misteri di Agatha restano ancora irrisolti… per ora.

 

(A cura di Cristiana Di Russo)

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