Pin It

Eccoci arrivati al Carnevale della Matematica #103. Prima di passare al tema annunciato nel titolo, sbrighiamo qualche (sempre divertente) formalità di rito. Per chi non lo sapesse, la struttura del Carnevale della Matematica è circa la seguente (con variazioni idiosincratiche a seconda del sito che lo ospita). Nella prima parte si presentano alcune curiosità circa le proprietà matematiche (e non solo) del numero corrispondente al Carnevale stesso (nel nostro caso il numero 103). A volte si esplorano anche le ricorrenze legate alla data in cui cade il Carnevale o altre simpatiche amenità. Quindi si passa a presentare il tema del Carnevale e i post dei partecipanti che hanno una qualche vaga attinenza con il tema. Infine, si chiude con tutti gli altri materiali pervenuti (nel Carnevale non si butta mai niente!) e si finisce lanciando l’evento carnevalesco del mese successivo. Tutto chiaro? Bene, allora procediamo.

Dunque, 103 è il ventisettesimo numero primo. È gemello con il numero primo 101 (con cui la differenza vale due), e cugino con il numero primo 107 (da cui differisce di quattro). Poiché la sua differenza con 109, che è ancora primo, fa sei, si dice che 103 è un numero sexy (gioco di parole che diverte molto gli anglofoni, che viene dal fatto che 6 in latino si scrive “sex”). 103 ha ancora due proprietà interessanti. La prima è che fa parte della terna pitagorica (103, 5304, 5305). E vabbè, niente di che. Quella più interessante è che 103 è un numero felice, poiché $$1^{2}+0^{2}+3^{2}=10$$ e $$1^{2}+0^{2}=1$$. Infatti la regola per formare un numero felice è la seguente. Prendi un numero. Innalza tutte le sue cifre al quadrato e sommale. Prendi il numero che hai ottenuto e ricomincia. Se ad un certo punto del procedimento arrivi a 1, ti fermi e hai trovato un numero felice. Altrimenti il numero non è felice (ed entri in un loop che passa per il numero 4). Pare che circa il 12% dei numeri sia felice. 103 è felice e anche primo. Anzi è l’ottavo numero primo felice. Si noti bene, e si ricordi per il seguito, che tutti i numeri primi della forma $$10^n+3$$ sono felici (ma non tutti i numeri di questa forma sono primi, 1003=17 x 59).

Va bene, fermiamoci qui, ci sembra che sia sufficiente. Oggi è il 14 novembre, e festeggiamo la nascita (in anni diversi) di Ulisse DiniCarlo Emilio Gadda e Max Pezzali, mentre ricordiamo la scomparsa (sempre in anni diversi) dei due matematici Hanna Neumann e Gottfried Leibniz. Non c’è altro, ci sembra, per cui finalmente apriamo il Carnevale della Matematica numero 103, per cui nella Poesia Gaussiana (o dell’unicità della fattorizzazione) del nostro sommo bardo Popinga, la strofa corrispondente è “trallallero” (a cui peraltro non corrisponde nessuna “cellula melodica”). Vi avevamo avvertito prima sulle amenità (ma ora sono finite…).
Il Carnevale, come si evince dal titolo è dedicato alle Donne in Matematica. Se ne è parlato tanto di recente, e vorremmo aggiungere che se ne è parlato soprattutto perché ci sono tante donne che fanno parlare di sé per i loro successi matematici. Prima di cominciare con i post vogliamo però fare due segnalazioni. Per prima cosa, smettete di leggere e andate subito sul sito European Women in Mathematics (cliccando sul testo si apre un’altra linguetta, tranquilli), dove troverete tanto materiale e suggerimenti sui successi, le prospettive, le carriere e i problemi delle donne in matematica. wim1Inoltre diamo l’annuncio di una mostra che si terrà dal 7 al 21 dicembre presso il Dipartimento di Matematica “G. Castelnuovo” di Sapienza, Università di Roma. La mostra si intitola Women of Matematics throughout Europe: a gallery of portraits, formata da ritratti fotografici e brevi interviste di 13 matematiche europee (foto di Noel Tovia Matoff, interviste di Sylvie Paycha e Sara Azzali, matematiche dell’Università di Potsdam) e sarà inaugurata il 7 dicembre alle ore 17 presso l’Aula Picone del suddetto dipartimento, con un’introduzione di Elisabetta Strickland. La mostra nasce dalla consapevolezza che ancora oggi per le donne è più difficile intraprendere una carriera accademica in campo scientifico e in Europa la sproporzione tra donne e uomini che si occupano di matematica è ancora notevole. Il sito italiano della mostra, in cui trovate anche il programma degli avvenimenti collegati, è qui. Qui trovate il sito europeo con maggiori dettagli e immagini. A lato trovate il poster. Molte delle immagini che pubblichiamo in questo Carnevale vengono da questa mostra. Cliccando sulle immagini verrete indirizzati sulla scheda corrispondente.

 

Passando ai post, cominciamo dall’articolo di Sara Moraca apparso su Oggi Scienza, dal titolo “La matematica è donna?“. Secondo i dati raccolti dall’associazione European Women in Mathematics, si legge, il numero di donne che si dedicano alla ricerca matematica è ancora basso in tutta Europa, soprattutto man mano che si procede con la carriera accademica. Un altro contributo che consigliamo è quello del progetto “100 donne contro gli stereotipi”. Si legge: “Numerose ricerche sulle donne nell’informazione dimostrano che le donne sono raramente interpellate dai media in qualità di esperte. A spiegare e interpretare il mondo sono quasi sempre gli uomini: nell’82% dei casi secondo i risultati nazionali del Global Media Monitoring Project 2015. Eppure le donne esperte ci sono.“. Questo progetto propone 100 nomi di donne che potrebbero essere consultate dai media su argomenti scientifici. Per la matematica la lista (assolutamente preliminare, e quindi facilmente espandibile) è questa.
Deutschland, Golm/Potsdam, 22.10.2015, Barbara Nelli, Mathematikerin

Deutschland, Golm/Potsdam, 22.10.2015, Barbara Nelli, Mathematikerin

Due contributi in tema sono di Mauro Merlotti sul suo blog Zibaldone scientifico. Il primo post inizia parlando di Mary Everest e delle sue 5 figlie Margaret, Ethel Lilian, Alice, Lucy e Mary Ellen, che di cognome facevano Boole. Alice fu un’importante matematica che studiò i solidi in spazi con un numero di dimensioni maggiore di 3; a lei si deve il termine “politopo”, per riferirsi ad un solido convesso a 3 o più dimensioni. Nel seguito del post si continua parlando di Logica matematica. Il secondo post parla invece di Didone, figura mitologica, fondatrice e prima regina di Cartagine. L’aneddoto relativo a Didone è lo spunto per raccontare una particolare proprietà della Catenaria.

Annarita Ruberto, nel suo blog Matem@ticaMente, ripropone tre post che hanno come protagoniste delle donne matematiche: * Elena Lucrezia Cornaro Piscopia, La Prima Donna Laureata Nel Mondo, * Maria Gaetana Agnesi, La Prima Donna A Pubblicare Un Lavoro Sopravvissuto In Matematica, * Ada Lovelace, La Prima Programmatrice Della Storia.

Dioniso Dionisi, di Pitagora e dintorni, ci manda un contributo in cui si parla di una pièce teatrale. Sembrerebbe fuori tema, ma  la regista e le attrici sono donne. La regista è Maria Rosa Menzio e il post di Dioniso è sulla rappresentazione di una sua riduzione teatrale della storia che lui stesso ha scritto nei suoi due libricini: “La Musica dei numeri” e “La Musica dell’irrazionale“. “I Pitagorici” è il titolo della pièce ed è stata presentata per ben tre volte ad ottobre in Piemonte. L’ultima volta, il 27 ottobre, nell’aula magna del Politecnico di Torino. Oltre che dalla danza e dalla scenografia virtuale, la rappresentazione del Politecnico è stata arricchita anche dai canti del Coro PoliEtnico di Torino, diretto dal Maestro Giorgio Guiot.

Deutschland, Jena, Oktober 2015, M11_die ukrainische-russische Mathematikerin Oksana Yakimova, die in Jena lehrt

Deutschland, Jena, Oktober 2015, M11_die ukrainische-russische Mathematikerin Oksana Yakimova, die in Jena lehrt

C’è poi Annalisa Santi, dal sito omonimo, che propone un articolo fresco di stampa e dedicato al tema di questo Carnevale: Al-Kindi e Hedy Lamarr, il fascino della crittografia!. Infatti il 9 novembre ricorre l’anniversario della nascita di una grande donna Hedy Lamarr, diva e scienziata che “Rappresentò il femminismo ante litteram: la donna padrona del suo corpo e del suo destino, non magnifica preda, ma al contrario magnifica predatrice”. Una grande protagonista del secolo scorso che ha voluto ricordare insieme ad un grande pensatore del IX secolo Al-Kindi. Sembrerebbero non avere nulla in comune, ma entrambi hanno dato contributi nel campo della crittografia.

Anche Leonardo Petrillo di Scienza e Musica ha voluto unirsi alla celebrazione di grandi donne matematiche, proponendoci un articolo nuovo fiammante: Donne in matematica: Sof’ja Kovalevskaya, un post dedicato alla figura della grande matematica Sof’ja Kovalevskaya, ai suoi lavori e alle difficoltà affrontate per poter coltivare il suo grande talento matematico, in un’epoca in cui la discriminazione nei confronti del sesso femminile nelle università era notevole. Anche lui ci ripropone due vecchi articoli in tema: Curve cubiche: la versiera di Agnesi e la cissoide di Diocle; Marie Curie, l’unica donna ad aggiudicarsi due premi Nobel.

 

Un altro contributo a tema ci viene da Gianluigi Filippelli sul suo sito DropSea, in cui parla degli anelli di Emmy Noether. Uno dei risultati più famosi di Emmy Noether è l’omonimo teorema sulle grandezze invarianti in fisica. La matematica tedesca, però, ha prodotto una quantità incredibile di lavori in poco meno di trent’anni in svariati campi. Con uno dei più importanti, Idealtheorie in Ringbereichen, ha fondato la teoria degli anelli commutativi, fornendone una prima, generale definizione.
Bulgarien, Veliko Tarnavo, Febraur 2016, Stefka Bouyuklieva, Mathematikerin

Bulgarien, Veliko Tarnavo, Febraur 2016, Stefka Bouyuklieva, Mathematikerin

I prossimi in ordine di arrivo sono i sempiterni Rudi Mat(h)ematici che propongono: Buon compleanno, Hedy! che ha molte strane caratteristiche, tra cui sembrare un “compleanno” ma che in realtà non lo è, o meglio lo è solo in parte, perché contiene il link al compleanno di Sofia Kovalevskaya, nel quale parliamo quasi più di Hedy Lamarr (vedi sopra) che di Sofia (o Sof’ja…).

Segnalano inoltre il loro proverbiale “miracolo mensile”, ovvero il numero di Rudi Mathematici, giunto alla 214° edizione, che ogni mese non si sa bene come sia possibile che ce la faccia, ad uscire.  Ebbene, è stato lanciato per l’aere giusto poco fa, ed è naturalmente disponibile sul sito ufficiale di RM, come tutti gli altri. Ora, se lo sfogliaste con attenzione, potreste scoprire che il compleanno di questo mese (scritto dalla solita Alice, musa protettrice d’ogni respiro di RM), ha per protagonista una donna, Nina Bari. Questo ha mosso i Rudi a non limitarsi alle pubblicazioni istituzionali, provando per una volta a celebrare il tema del carnevale (cosa che non fanno MAI): gli è che la “matematica al femminile” li ha sempre molto interessati, e non solo perché il 33,33% della loro Redazione è femmina. Quindi, anche se pare si facciano punto d’onore di disdegnare i temi dei Carnevali, hanno deciso di spulciare un po’ nel loro blog, tirando fuori i link dei “compleanni” dedicati alle fanciulle. E andiamo a presentarli: Ada Byron LovelaceIpaziaGaetana AgnesiFlorence NightingaleEmmy NötherElizabeth ScottLaura Bassi, dove si parla però anche della Mirzakhani, Olga Tausski Todd, e la già citata Sofia Kovalevskaya.

Deutschland, Potsdam, 28.1.15, M1_Nalini Anantharaman

Deutschland, Potsdam, 28.1.15, M1_Nalini Anantharaman

In realtà i Rudi sembra che negli ultimi anni non abbiano fatto altro che parlare di matematiche e scienziate nei loro numeri canonici di Rudi Mathematici. Se andate su www.rudimathematici.com e cercate un po’, troverete dei compleanni che parlano di Gigliola Staffilani e Matilde Marcolli, o di Caroline Herschel, per non parlare di un compleanno (“Perché le mimose”) in cui parlano esplicitamente di donne-mogli, come la grandissima Maria Curie e la quasi sconosciuta Clara Immerwahr, moglie di Fritz Haber. E naturalmente Emma Castelnuovo, e Svetlana Jitomirskaya  (e un po’ anche sua madre, Valentina Mikhailovna Borok). E poi Karen Uhlenbeck,  Eleanor PairmanFan Chung presente nel compleanno di Erdős, o addirittura Mileva Maric, di cui parlano a lungo nel compleanno di Einstein. Se cercate bene, troverete dei piccoli tesori.

 

Claire Voisin

Claire Voisin

Infine, rimanendo nei contributi in tema, noi di MaddMaths! abbiamo cercato di non essere da meno. E cominciamo con un tributo ad una straordinaria matematica.

In A proposito di Claire VoisinBarbara Fantechi e Gianluca Pacienza dialogano e ricordano, facendoci intravedere alcuni aspetti meno conosciuti della vita di Claire Voisin, geometra algebrica francese, che da poco ha ricevuto alcuni importanti riconoscimenti.

 

Ci sono poi tre interviste ad altrettante giovani matematiche premiate recentemente:

  • Paola Antonietti e… le onde sismicheantonietti. Paola Antonietti, vincitrice del premio SIMAI 2015, classe 1980, è professore associato al MOX di Milano e si occupa di “metodi agli elementi virtuali su griglie poliedriche e la propagazione di onde sismiche”. Intervista di Maya Briani.

 

 

Maria Colombo

Maria Colombo

In questo mese abbiamo pubblicato anche altri interventi a tema. Intanto due intervista riprese nella nostra rassegna stampa:

L’eccellente under 30 che studia le nuvole (intervista a Maria Colombo su D La Repubblica del 22 ottobre 2016).  Maria Colombo, 27 anni, è una delle più promettenti e premiate studiose italiane. Si occupa (anche) di come le nubi descrivono il loro moto nel cielo. E già lavora. A Zurigo. Qualche tempo fa è stata intervistata da Silvia Bencivelli per l’inserto D La Repubblica. Riproponiamo qui il testo dell’intervista.

Ricerca e Start-up in Svizzera: intervista con Claudia Colciago e Alfio Quarteroni (8 ottobre, Radio24). “La mia prossima sfida sarà far diventare il mio progetto di ricerca un business vincente”: ha le idee chiare Claudia Colciago, 31enne ricercatrice e startupper in Svizzera.

L'autrice mostra un bagel tagliato seguendo la superficie di un nastro di Möbius

Eugenia Cheng mostra un bagel tagliato seguendo la superficie di un nastro di Möbius

Continuiamo poi con un articolo che di relativo alle donne in matematica ha l’autrice, la versatile Eugenia Cheng, matematica, pianista e divulgatrice. Superare la paura della matematica: insegnare matematica astratta agli studenti d’arte. Scrive Eugenia: ‘Faccio un lavoro strano: sono Scienziato in Sede presso la Scuola dell’Art Institute di Chicago. Quando dico a qualcuno che lavoro faccio, la domanda che segue è “ma che cosa è?”. La risposta, in breve, è “il lavoro dei miei sogni”. La risposta lunga è l’articolo che segue…'[articolo apparso nel n. 3/2016 di Archimede. Tradotto dall’inglese da Ruggero Pagnan e Pino Rosolini].

Inoltre, solo il mese scorso, abbiamo raccontato che Elisabetta Strickland è ora tra le ambasciatrici della matematica nel mondo. Ma non ci fermiamo qui. Anche noi, come i Rudi Mat(h)ematici, negli ultimi anni abbiamo cercato di raccontare i successi, ma anche la vita quotidiana, delle matematiche di tutto il mondo. Per cui ricordiamo le interviste con Annalisa Buffa (che poi è stata intervistata da Radio3 Scienza e da La Repubblica), Gigliola Staffilani (che poi è passata anche a Radio3 Scienza), Matilde Marcolli, Corinna Ulcigrai, Lucia Di Vizio, Michela Procesi, Elisabetta Rocca, Gloria Faccanoni. E poi i test di Proust: Lucia Caporaso, Elisabetta Strickland, Maria Esteban, Adriana Garroni, Gabriella Tarantello, e in ultimo il bellissimo test compilato nel 2010 da Michelle Schatzman, che alla domanda sul perché la matematica risultasse ancora così tanto maschile, rispose:
photonormal

Michelle Schatzman

“L’essenza della ricerca matematica non è maschile. La realtà sociologica lo è in modo largamente maggioritario. Per fare ricerca in matematica serve una buona dose di incoscienza adolescenziale, di quella che spinge dei giovani ubriachi al volante di auto veloci ad ammazzarsi contro un albero. Bisogna credersi capaci di fare meglio dei nostri pur notevoli predecessori, che avevano passato molto tempo a riflettere ed erano anche eccezionalmente intelligenti. In una parola, bisogna credersi immortali, geniali e capaci di superare tutte le difficoltà con astuzia  prodigiosa. Capita che, nelle nostre società, questo stato d’animo non sia comune tra le ragazze, nel momento in cui si fanno le scelte cruciali per la carriera. Le ragazze che praticano dei comportamenti a rischio sono, molto spesso, delle persone molto poco strutturate, al limite della patologia sociale o mentale. Al contrario, il comportamento a rischio è normale tra i maschi più giovani, è valorizzato e socialmente accettato. Ci sono delle buone ragioni per scoraggiare il comportamento a rischio nelle ragazze: un padre immaturo non è una cosa simpatica per educare i figli, una madre immatura è una catastrofe, perché sono in generale le madri che si occupano dei bambini più piccoli. È il modello “ricerca scientifica=correre un rischio adolescenziale” che bisognare ridiscutere.” Michelle ci ha lasciati nel 2010, ma crediamo che le sue riflessioni forniscano ancora spunti validissimi.


Groß-Britannien, Oxford, Juni 2015, Prof. Dr. Frances Kirwan

Groß-Britannien, Oxford, Juni 2015, Prof. Dr. Frances Kirwan

E occupiamoci ora dei contributi non a tema, cominciando con Paolo Alessandrini e il suo blog Mr. Palomar. Il primo post è Macchine che imparano #2. L’importanza dei vicini, nella rubrica dedicata alle tecniche algoritmiche per l’apprendimento automatico (“machine learning”). In questo post descrive a sommi capi il metodo noto come “k-Nearest Neighbors” (kNN), uno dei più famosi algoritmi di classificazione. Il problema che prende ad esempio è quello della determinazione del genere dell’autore di un brano letterario, sulla base di alcuni parametri come la frequenza di determinati parti del discorso (preposizioni, pronomi, determinanti, ecc.).

Il secondo post è Gli enigmi di Coelum: Le parole per dirlo. L’ennesimo post della serie dei problemi astro-matematici apparsi sulla rivista Coelum. Questa volta si parla di tecniche di memorizzazione, cioè di trucchi inventati per imparare a memoria sequenze di interesse astronomico, i pianeti del sistema solare, termini di medicina, e chi più ne ha più ne metta, fino ad arrivare alle cifre decimali di taluni numeri celebri, come il pi greco, la sezione aurea, il numero di Eulero e. Un’arte in cui gareggiò perfino il matematico Charles Lutwidge Dodgson, più noto come Lewis Carroll, l’autore di “Le avventure di Alice nel paese delle meraviglie”.

A seguire abbiamo Annarita Ruberto, che dopo le matematiche donne, ci parla anche dei 10 Numeri Più Interessanti- 2° Parte, Vi consigliiamo, però, di leggere la prima parte pubblicata un po’ di tempo fa, prima di inoltrarvi nella lettura di questo articolo. Comunque, riportiamo di seguito, per comodità, i prime cinque numeri: 0, $$\pi$$, e, i, $$\sqrt{2}$$.

Italien, Cortona, September 2015, European Women in Mathematics EWM, Dr. Dusanka Perisic, University of Novi Sad, Serbia

Italien, Cortona, September 2015, European Women in Mathematics EWM, Dr. Dusanka Perisic, University of Novi Sad, Serbia

Ancora i Rudi Matematici. In questo mese che placido dorme tra il quattordicesimo dì d’Ottobre e l’omologo giorno novembrino, essi pubblicarono sul loro blog quanto segue (in cronologico ordine di postaggio):

  1. L’enigma del sergente della legge, dove si continuano a propagandare i Canterbury Puzzles di Dudeney, novello (e matematico) Chaucer.
  2. Mostruosità quadratiche medie che, nonostante il titolo orrorifico, altro non è che il post istituzionale di soluzione al quesito che essi posero ai lettori della loro cartacea rubrichetta su “Le Scienze”.
  3. Rien ne va plus (senza numero che sono già troppi), gli è, com’è facile intuire, l’ennesima-non-numerata puntata sui Numeri Surreali.
  4. L’enigma del tessitore esce oggi ed è un altro post della serie dei Canterbury Puzzles.

Roberto Zanasi, alias Lo Zar, dal suo blog Gli Studenti di oggi, ci propone l’identità del bastone da hockey: una identità combinatoria spiegata graficamente.

Italien, Cortona, September 2015, European Women in Mathematics EWM, Dr. Margarida Mendes Lopes, Departamento de Matemática, Instituto Superior Técnico, Universidade Técnica de Lisboa und Prof. Dr. Sylvie Pacha, Mathematisches Institut Potsdam

Italien, Cortona, September 2015, European Women in Mathematics EWM, Dr. Margarida Mendes Lopes, Departamento de Matemática, Instituto Superior Técnico, Universidade Técnica de Lisboa und Prof. Dr. Sylvie Pacha, Mathematisches Institut Potsdam

E passiamo al padre spirituale, nonché fondatore e nume tutelare del Carnevale. Maurizio .mau. Codogno, che non contento di avere un sito, ne ha anche un altro. Questo mese sulle Notiziole ha recensito al solito un po’ di libri:

Numeri surreali di Donald Knuth, finalmente in traduzione italiana; più che un’introduzione ai numeri surreali, un modo per capire come si fa matematica.
Uno spirito puro di Andrea Parlangeli, la biografia di Ennio De Giorgi, che se non fosse stato italiano sarebbe molto più noto anche da noi.
In viaggio con π di Egidio Battistini, una storia oserei dire quasi umanistica – se non fosse che di matematica ce n’è eccome – sul numero trascendente più noto.
Essays on the Theory of Numbers di Richard Dedekind: la fondazione dei numeri reali nelle parole di chi l’ha definita.
Teoria dei giochi di Oskar Morgenstern: lo stato dell’arte prima di Nash, e soprattutto una visione economica che oggi forse manca.
Storia umana della matematica di Chiara Valerio, che di matematica parla poco e di storia ancor meno ma credo abbia un senso anche per un lettore non matematico. [Questo a rigore, trattando di una scrittrice di formazione matematica, era quasi a tema, ma non abbiamo voluto forzare la mano].

Poi ci sono i quizzini della domenica: quelli matematici sono PesiTriangolo di dataOperazione.

Sul Post invece troviamo
Studenti o robot? – Qual è il giusto modo per proporre gli esercizi agli studenti? Dobbiamo chiedere loro di uscire dalla logica del problema? La risposta non è così semplice.
Come si dimostra che “e” è un numero irrazionale – A differenza di pi greco, e è più semplice da trattare, almeno da un punto di vista elementare
Insomma, questi sondaggi? – Cosa può andare male nei sondaggi, e perché capita sempre più spesso? Non si sa, ma si possono fare alcune ipotesi
Italien, Cortona, September 2015, European Women in Mathematics EWM, Dr. Alice Fialowski, Eötvös Loránd University, Budapest, Hungary Join institution und Prof. Dr. Sylvie Pacha, Mathematisches Institut Potsdam

Italien, Cortona, September 2015, European Women in Mathematics EWM, Dr. Alice Fialowski, Eötvös Loránd University, Budapest, Hungary Join institution und Prof. Dr. Sylvie Pacha, Mathematisches Institut Potsdam

Un altro sito molto prolifico è il Blog Math is in the Air guidato da Davide Passaro, che per il carnevale del mese di novembre ci propone:

  • Un articolo di Giovanni Conti, collaboratore esterno del blog, dal titolo Matematica e rischio di credito: tra modello di Vasicek e processo di Wiener,  se volete capire qualcosa in più di rischio di credito, questo articolo è perfetto per voi.
  • La semantica distribuzionale è invece il titolo del primo interessantissimo articolo del nuovo collaboratore Lorenzo Ferroni che tratta di  come “far passare”  al computer l’immagine concettuale di una parola.
  • Nell’articolo dal titolo Clustering, invece, Cecilia Natalini, prosegue la serie di post che  trattano di statistica e  degli algoritmi con cui è possibile raggruppare i dati in gruppi spiegando, quindi, l’idea di cluster e gli strumenti  matematici in genere utilizzati.
  • Nel post Simulazioni con Python: un esempio del profilo di temperatura, infine,  Rosario Portoghese inizia una serie di articoli che tratteranno di equazioni differenziali e mostreranno come fare una simulazione di equazioni differenziali usando il linguaggio Python.

E poi, abbiamo di nuovo il caro Gianluigi Filippelli su DropSea, che distribuisce le sue gocce nel mare, equamente tra la fisica e la matematica (e i fumetti!). Iniziamo con due post dedicati alla fisica, per quanto teorica (e quindi più vicina alla matematica), seguiti da due post matematici:

  • La quinta forza e mezza: con un titolo ispirato a un noto personaggio dei fumetti, il post, partendo dai concetti di materia ed energia oscure, esamina il modello teorico della quintessenza cosmica fino ad arrivare all’ipotesi di una nuova quinta forza fondamentale fatta quest’estate per spiegare alcuni risultati sperimentali controversi.
  • La fisica di Nathan Never #300: con un imbarazzante ritardo, ecco un post dedicato ai concetti della fisica teorica del XX secolo utilizzati nell’albo (peraltro recensito nella parte introduttiva).
  • Mondo matematico: i numeri primi: recensione del primo volume della collana Mondo matematico. Il primo volume è dedicato ai numeri primi.
  • Giochi esagonali: Make 7!, UniWar, Antiyoy: recensione tripla di giochi esagonali, in particolare il primo, Make7!, con un risvolto matematico, senza dimenticare il terzo, Antiyoy, che combina logica con un minimo di gestione delle risorse.
Italien, Cortona, September 2015, European Women in Mathematics EWM, Prof. Dr. Karin Baur, Institut für Mathematik und wissenschaftliches Rechnen Universität Graz und Prof. Dr. Sylvie Paycha, Mathematisches Institut Potsdam

Italien, Cortona, September 2015, European Women in Mathematics EWM, Prof. Dr. Karin Baur, Institut für Mathematik und wissenschaftliches Rechnen Universität Graz und Prof. Dr. Sylvie Paycha, Mathematisches Institut Potsdam

Infine, ancora noi di MaddMaths!, con alcuni contributi pubblicati nell’ultimo mese.

  • Archimedia 3/2016: LA STRANA AVVENTURA DI BANACH E TARSKI, ARCHIVISTI. A cominciare dalla sua prima uscita del 2016, Archimede ospita Archimedia, una rubrica di fumetti e altri media curata da Andrea Plazzi. Nel n. 3 del 2016, questa rubrica ha presentato “LA STRANA AVVENTURA DI BANACH E TARSKI, ARCHIVISTI”, un breve fumetto di Davide Osenda su uno strano progetto di riordino di una biblioteca.
  • Hora et labora! I ragazzi della Classe IV AS del Liceo Scientifico Statale, “Marie Curie” di Tradate (VA), sotto la supervisione dalla Prof.ssa Francesca E. Magni, si sono interrogati su quanta matematica contenga un semplice orologio. Articolo di Francesco Ferrari, Giulia Franchi, Stefano Gasparotto, Beatrice Minorini, Rebecca Rossi
  • Storia di un’umana quando ha a che fare con la matematica Da qualche giorno è stato pubblicato da Einaudi il nuovo romanzo di Chiara Valerio “Storia umana della matematica”. Leggiamo la recensione che ha scritto per noi Sandra Lucente [anche qui vale il commento fatto per la recensione allo stesso libro fatta da .mau.].
  • Patrice Hauret ha ricevuto quest’anno il Premio Felix Klein della European Mathematical Society. Questo premio viene assegnato ogni quattro anni a un giovane scienziato o a un piccolo gruppo di giovani scienziati (di solito di età inferiore ai 38 anni) per aver utilizzato metodi sofisticati per dare una soluzione eccezionale ad un problema industriale concreto e difficile con la completa soddisfazione del settore industriale. Il premio è finanziato dall’Istituto Fraunhofer per la Matematica Industriale di Kaiserslautern (Germania). Pubblichiamo qui un’intervista apparsa su la Newsletter dell’ICIAM Dianoia Vol. 4, No. 4, Ottobre 2016, a cura di Maria J. Esteban. La traduzione dall’inglese è di Elena Toscano.
  • Franco Angeli ha pubblicato “Geometria leggera. Introduzione all’idea di spazio matematico” di Renato Betti. Proponiamo una recensione di Ruggero Pagnan.
  • Madd-Spot #23, 2016 – “Genealogie e catene di Markov: chi era il nonno del nonno del nonno … del nonno di tuo nonno?”. Il collegamento fra biologia e matematica dato da ricostruzioni di genealogie e catene di Markov continua ad intensificarsi con il tempo: processi stocastici sempre più raffinati descrivono fenomeni biologici sempre più complessi. Un Madd-Spot di Davide Palmigiani.

Ecco, si spengono le luci, cala il sipario, e finisce anche questo Carnevale della Matematica. Ringraziamo tutti i partecipanti e i lettori che ci seguono fedeli e pazienti. Il prossimo carnevale, il numero 104, sarà pubblicato il 14 dicembre 2016 (strofetta gaussiana: “canta allegro, canta, canta”) da Mr Palomar. Vi ricordo infine che tutti i carnevali si trovano nella pagina dell’elenco dei carnevali. In caso ve ne foste perso uno, c’è sempre modo di rimediare…

Pin It
This website uses the awesome plugin.