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Ha stabilito i criteri che rendono affidabili alcuni dei più comuni metodi matematici usati nei calcoli strutturali, nella progettazioni di automobili e di aerei, migliorandone anche la loro comprensione. L’Accademia Europea delle Scienze ha conferito per il 2012 la prestigiosa Medaglia Blaise Pascal in Matematica al matematico italiano Franco Brezzi. Il riconoscimento, assegnato in Matematica per la prima volta a un italiano, sarà consegnato a Liegi il 26 ottobre

 

Nato a Vimercate nel 1945 e laureato in matematica all’Università di Pavia nel 1967, Brezzi è attualmente professore ordinario di analisi numerica presso l’Istituto Universitario di Studi Superiori (Iuss) di Pavia e “Distinguished Scientist” presso la King Abdulaziz University (Kau) di Jeddah (Arabia Saudita), dopo essere stato per molti anni professore ordinario di analisi matematica prima al Politecnico di Torino e poi all’Università degli Studi di Pavia. È vice-presidente della European Mathematical Society e per molti anni è stato Presidente dell’Unione Matematica Italiana e Direttore dell’Istituto di Matematica Applicata e Tecnologie Informatiche (Imati) del Cnr. La consegna del premio avverrà nell’ambito del Meeting Generale della European Academy of Sciences, il prossimo 26 ottobre a Liegi, in Belgio.

 

La medaglia Pascal in matematica è stata conferita a Brezzi come riconoscimento per i suoi eccezionali risultati in analisi numerica, in particolare nel campo del metodo degli elementi finiti. Il prestigioso riconoscimento internazionale vieneassegnato in matematica a un italiano per la prima volta. Le applicazioni dei metodi degli elementi finiti riguardano tutti quei sistemi di equazioni differenziali alla derivate parziali di cui non si riesce a trovare una soluzione teorica esatta Tutti i calcoli strutturali in ingegneria civile, le simulazioni di aerei e la progettazioni di automobili sfruttano questi metodi: qualsiasi funzione può essere approssimata da poliedri semplici e questo permette di trattare la risoluzione di quelle complicate equazioni differenziali mediante l’uso di sistemi di equazioni algebriche, che diventano così risolvibili al computer. Brezzi ha chiarito la natura della stabilità numerica degli strumenti sviluppati per elaborare tecniche di soluzione, così come le condizioni necessarie e sufficienti per la stabilità delle discretizzazioni numeriche di problemi “con punto di sella”. Il suo lavoro ha permesso di elaborare una serie di metodi agli elementi finiti per i flussi di fluidi incomprimibili (ossia per le equazioni di Stokes e Navier-Stokes) che ha mostrato essere stabili oltre che affidabili e robusti. Inoltre, la teoria della stabilità di Brezzi è stata applicata a varie altre aree tra cui il flusso in mezzi porosi, i problemi elettromagnetici e i metodi di decomposizione dei domini. Tra i più noti contributi di Brezzi vi sono gli elementi piatti MITC che sono incorporati nei più importanti sistemi commerciali agli elementi finiti, e il BDM (Brezzi-Douglas-Marini), elemento che ha molte applicazioni, per esempio nella simulazione di processi di estrazione di petrolio, e che saranno presto considerati tra i fondamentali elementi finiti per l’approssimazione di campi vettoriali.

 

I suoi contributi hanno avuto un impatto profondo sull’ingegneria computazionale e la scienza in generale. Autore di oltre 150 pubblicazioni e 5 libri, Brezzi è tra i matematici più citati al mondo, in base alla classifica Highly Cited dell’Institute for Scientific Information, per i suoi studi sui metodi numerici per le equazioni alle derivate parziali e sull’analisi numerica applicata a problemi di ingegneria e meccanica. Il suo lavoro di ricerca in matematica è già stato premiato con la medaglia d’oro Gauss-Newton della International Association for Computational Mechanics (IACM) nel 2004 e con un’onorificenza dalla Società statunitense per la Matematica Industriale e Applicata (SIAM) nel 2009.

 

«Ho sempre ammirato moltissimo Pascal, anche per la sua doppia veste di Matematico e Filosofo. Amo moltissimo la sua famosa frase (scusandosi per avere scritto una lettera molto lunga) “non ho avuto il tempo per scriverne una più corta”. E poi, a soli diciotto anni ha costruito la prima calcolatrice: per un analista numerico come me ce n’è a sufficienza per farne un mito!» ha dichiarato Brezzi.

 

Contatto:

Stefano Pisani

email: stefano.pisani@gmail.com

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